
Papa Leone XIV e l'arcivescovo di Milano
Milano, 10 maggio 2025 – L’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, è tornato sull’elezione di Papa Leone XIV. Lo ha fatto a margine di un evento su “Comunicazione e Chiesa” all'Università Cattolica.
“Mi pare che il Papa abbia detto che noi riprendiamo il cammino con la certezza di Gesù risorto e che la prima parola di Gesù è “sia pace tra voi”. Il Papa ha detto sia pace, sia pace per noi, sia pace per tutti".
Una "pace disarmata e disarmante che richiede un investimento di pensiero e di riflessione e un’autocritica - ha aggiunto -. Mi pare un percorso promettente anche se impegnativo, quindi io confido che la Chiesa si unisca in questo cammino per seminare speranza di pace.
“Mi pare che il Signore abbia detto a questo Papa una parola come quella che ha detto ai suoi discepoli: “Ecco, alzate, levate il capo, guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura' - ha aggiunto poco dopo l'arcivescovo -. Perciò l'augurio che vogliamo fare a Papa Leone XIV è proprio quello di vedere i campi che già biondeggiano per la mietitura e quindi che la scena del mondo non è dominata dallo spavento e dall'angoscia ma dall'avvicinarsi del regno di Dio”.
Il messaggio
Nel giorno dell’elezione di Robert Francis Prevost l’Arcivescovo di Milano aveva salutato il nuovo Papa con questo messaggio: “Nello spavento dell'annunciazione si manifesta la grazia di Dio. La Chiesa Ambrosiana prega e ama il Papa e in questo momento trepido dell'inizio io credo che si verifichi la grazia della annunciazione.
La parola di Gesù invita i discepoli: “Ecco, io vi dico, alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura” (Gv 4,35). Certo il Papa raccoglie l'invito di Gesù e guarda il nostro tempo e il nostro mondo per riconoscervi l'opera di Dio. Papa Leone XIV, che oggi avvia il suo ministero, sa che deve essere il servo di tutti perché tutti siano uno: non si aspetta applausi e trionfi.
"Insultati, benediciamo; perseguitati sopportiamo; calunniati, confortiamo’ (cfr 1 Cor 4,12s). Ecco i sentimenti che io immagino nel Papa e le intenzioni per cui preghiamo: perché nel turbamento sperimenti la grazia, nella interpretazione del mondo riconosca l'avvicinarsi del regno, nel servizio dell’unità trasfiguri le prove in dichiarazioni d'amore per la Chiesa”.