LAURA LANA
Cronaca

Sesto, area di Cascina Gatti: iI piano prevede sei edifici: “Una colata di cemento”

Nessuna rigenerazione urbana e l’allarme: “L’area verde attuale viene fortemente ridotta”

L’associazione Sottocorno guidata da Massimiliano Corraini

L’associazione Sottocorno guidata da Massimiliano Corraini

Nessuna rigenerazione urbana per l’area di Cascina Gatti, ma "una colata di cemento con relativa distruzione del parco esistente". L’associazione Sottocorno non fa sconti al piano che prevede la realizzazione di 6 edifici residenziali lungo via Volontari del Sangue solo nel primo lotto d’intervento. "Non si prevede nessuna creazione di nuove aree verdi, ma un forte ridimensionamento del parco esistente".

L’associazione, guidata da Massimiliano Corraini (nella foto), ha confrontato la situazione attuale con i progetti della cooperativa UniAbita presentati in Comune. "Come si può notare l’area verde attuale viene fortemente ridotta. Con buona pace di un’area che negli ultimi decenni si era salvata dalla speculazione edilizia, proteggendo una biodiversità e una vegetazione che nel Nord Milano è diventata rara e che ora verrà per l’ennesima volta distrutta". Un progetto, accusa l’associazione, "fortemente invasivo.

La propaganda utilizzata per giustificare concessioni, nascoste alla cittadinanza per altro mai interpellata a riguardo, è bugiarda: si vende l’acquisizione di giardinetti, inutilizzabili causa passaggio di un elettrodotto da 220 kV, come aree acquisite grazie a lungimiranza politica". I timori sul futuro sono tanti. "Si tratta di un progetto che, ipotizziamo, porterà degrado urbano con un sovraffollamento urbanistico e di traffico, dovuti a un aumento della popolazione residente in un’area dove mancano forme assistenziali di base già oggi poste al limite, come medici di base e guardia medica, vigilanza controllo del territorio, servizi di trasporto pubblico. Il secondo lotto vedrà anche la probabile apertura al traffico di via Campestre. Sesto e soprattutto Cascina Gatti non hanno bisogno di speculazione edilizia. Questi non sono interventi di riqualificazione, come qualcuno vorrebbe dipingerli".

Era già tutto previsto, replica l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda. "Non è mai stata un’area verde ma un’area edificabile con obbligo di piano attuativo, edilizia convenzionata e cessione aree a parco. Da parte nostra è un atto dovuto: governiamo solo lo sviluppo, non il diritto acquisito". Il piano porterà qualche miglioria al quartiere, oltre ai palazzi. "Nel parco si aggiunge anche uno spazio pubblico, magari un bar ritrovo. Certo, l’elettrodotto vincola molti ragionamenti. Oltre al recupero dell’area verde attrezzata, il vantaggio è la riqualificazione della ciclabile fino a via Marx e la sistemazione dello snodo di via Volontari del Sangue".