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Io, Roberta Ippolita Lucia : "Il teatro mi ha aiutato a guardarmi dentro"

Baldini, non solo cabaret: dagli show casalinghi al palco di Zelig e il cinema "Ho iniziato in una compagnia amatoriale, poi la scelta di fare sul serio".

Baldini, non solo cabaret: dagli show casalinghi al palco di Zelig e il cinema "Ho iniziato in una compagnia amatoriale, poi la scelta di fare sul serio".

Baldini, non solo cabaret: dagli show casalinghi al palco di Zelig e il cinema "Ho iniziato in una compagnia amatoriale, poi la scelta di fare sul serio".

"Ciao a tutti, sono Lucy, vengo da Milano, ho 36 anni e sono single! Uh!!!". È la comica milanese che vanta un interessante curriculum teatrale. Il pubblico l’ha conosciuta inizialmente grazie al personaggio di Dodi nel film di Luca Miniero, “Benvenuti al Nord”. Qualche anno dopo ha dato il via a una sua personale attività di teatro nelle case, esibendosi nei salotti privati. Ippolita Baldini, si racconta in modo un po’ più serioso di come si è abituati a vederla.

Esilarante comica che ha calcato il palco di Zelig, ma anche il cinema e il teatro. Da dove nasce la sua passione per la recitazione? Sin dall’infanzia?

"Sì, sin da piccola, quando mi divertivo a far ridere la famiglia, da lì è nato tutto il mio divertimento. Poi dopo il diploma all’Istituto Europeo di Design e grafica, mi sono laureata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma, istituto per la formazione di attori e registi di teatro".

Quali ricordi ha del suo inizio carriera a Milano?

"A Milano ho iniziato a fare il teatro amatoriale con una piccola compagnia al teatro che all’epoca si chiamava Teatro Verga, oggi Teatro del Borgo con cui collaboro tutt’ora. Poi grazie all’Accademia ho proseguito da professionista".

Com’è lavorare per Zelig?

"È molto bello, e soprattutto mi ha dato la possibilità di crescere moltissimo. È anche una scuola".

I colleghi con cui è stata più affiatata?

"Sicuramente quelli con cui sono cresciuta di più: Federico Basso e Davide Paniate, i presentatori di tutte le edizioni di Zelig Off che ho fatto negli anni".

Cosa le ha insegnato il mondo della recitazione?

"Il mondo della recitazione ti insegna tutto: come stare sulla scena, come modulare la voce, come essere presente. Ti insegna tanto anche a guardarti dentro e ad ascoltarti".

E come si vede dentro?

"Abitata dal bene e dal male, tutti noi abbiamo dei parassiti vicino al cuore che rovinano un po’ la percezione di noi stessi. Sa quelle voci un po’ svalutanti: “non sono all’altezza”, “non sono brava”, “sono brutta”, quelli sono i parassiti nel cuore".

Poi, però c’è il bene. Anche quello dei fan. Un messaggio per loro?

"Grazie che mi seguono, che mi amano e mi sostengono tantissimo. Un artista va sempre sostenuto in questo modo così caloroso e buono".

Il suo show “Io, Roberta Ippolita Lucia” in Italia ma anche in Usa. Cosa le ha lasciato l’esperienza americana?

"Bellissima, è stata un’esperienza stupenda perché mi ha aperto la mente. A New York accadevano sempre cose nuove, era quello il bello anche".

Ad esempio?

"Bisogna venire a vedere il mio spettacolo, perché lo racconto proprio lì".

Nel 2024 ha toccato numerose città italiane grazie allo spettacolo “Una ballata per Chiara” che affronta il tema della religione con un piglio leggero e ironico. Per cosa si sente santa?

"Ecco, questa risata è perfetta, faccia conto che l’ho fatta io... No non mi sento santa, per niente purtroppo, vorrei, ambisco, ma…".

E, a proposito di religione, la notizia della fumata bianca e dell’elezione del nuovo Papa Leone XIV in diretta TV hanno sospeso per un attimo il suo show. Come le è sembrato il nuovo Pontefice?

"Anche se sono sempre un po’ scettica all’inizio, a vederlo così mi è piaciuto molto il discorso del nuovo Papa, soprattutto la preghiera a Maria".

Mi faccia ridere per un aneddoto simpatico che le è capitato durante il suo lavoro?

"Sul palco di Zelig, mentre cantavo una canzone d’amore per il presentatore ho riempito i polmoni e… si è slacciato il vestito… pam! Era troppo stretto, è partito il gancetto e siamo tutti scoppiati e abbiamo improvvisato".

Un messaggio ai giovani che vogliono intraprendere la sua stessa carriera?

"No, cambiate idea! Scherzo... Dico sempre: “Se senti il fuoco sacro che non ne puoi proprio fare a meno, seguilo. Altrimenti no, cambia mestiere...".