MONICA AUTUNNO
Cronaca

Ancora gravissima la bambina di Caravaggio svenuta nella piscina Aquaneva di Inzago. Una gara di apnea prima del malore

L’undicenne di origini senegalesi è ricoverata in terapia intensiva a Bergamo. Tra le ipotesi al vaglio per ricostruire la dinamica quella di un gioco tra ragazzini in acqua ma non si esclude colpo alla testa

Inzago (Milano), 18 giugno 2024 – Un nuovo giorno di centro estivo, ma dalla Bergamasca all'Adda le preghiere sono per F.S. la bimba di undici anni di Caravaggio ancora ricoverata in terapia intensiva all'ospedale di Bergamo dopo essere stata estratta, già in stato di arresto cardiocircolatorio, da una piscina del Parco Aquaneva, a Inzago. Nessuna novità, nelle prime ore del giorno dopo, dal Papa Giovanni XXIII: la piccola, di origine senegalese, è sempre in rianimazione, stabile, ma gravissima, assistita in ogni istante dai familiari. Nessuna ufficializzazione nemmeno sulla dinamica della tragedia, in corso di ricostruzione da parte degli agenti della Polizia Locale di Inzago, sul posto ieri insieme ai carabinieri.

Le piscine Aquaneva a Inzago dove la piccola è stata male
Le piscine Aquaneva a Inzago dove la piccola è stata male

Le ipotesi

Si racconta di un gioco, una sorta di "gara di apnea" fra i ragazzini già in acqua: tutti sarebbero riemersi tranne lei, F, avvistata e soccorsa poco dopo da alcuni bagnanti, da uno dei sacerdoti accompagnatori e da un assistente ai bagnanti del parco. Ancora, si cerca di far chiarezza sui minuti precedenti il dramma: un gruppo di bambine e fra queste F., appena arrivate al parco acquatico, sarebbero sfuggite per qualche minuto all'occhio degli accompagnatori, raggiungendo la vasca grande, dove l'altezza massima è di un metro e sessanta. La bambina potrebbe essere stata colta da un malore, o aver preso in qualche modo un colpo alla testa. Tutte ipotesi ancora al vaglio per il comandante della Polizia Locale di Inzago Vincenzo Avila, referente per l'indagine: "Stiamo ascoltando i racconti e valutando più ipotesi. Ma al momento non è possibile riferire con esattezza quanto è successo".

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La speranza

Ciò che più conta, infine, è che la bambina ce la faccia. Ieri sera, in oratorio a Caravaggio, un ritrovo per un rosario, in un clima di raccoglimento e tristezza. Stamane, in tutti i grest della diocesi di Cremona, cui la parrocchia di Caravaggio appartiene, una preghiera e raccoglimento. L'invito a pregare parte dai sacerdoti della parrocchia, ed è partito dallo stesso Vescovo, che ieri, di ritorno da un giro pastorale, ha voluto incontrare i ragazzini del grest tornati dalla gita milanese, e ancora sotto choc per l'accaduto. Il dramma, ricordiamolo, è avvenuto poco prima delle undici del mattino.

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Sgomento

Sul posto, dopo l'allarme, sono giunti il papà della bambina, salito poi con lei sull'eliambulanza, e il Parroco di Caravaggio don Giansante Fusar Imperatore, che ha coordinato il rientro degli altri ragazzini ma, visibilmente provato dall'accaduto, ieri non ha rilasciato alcuna dichiarazione.