NICOLA PALMA
Cronaca

Insulti omofobi e aggressione in piazza Diaz, 22enne accerchiato e accoltellato da quattro persone. Tra loro una ragazza

Milano, mi dicevano “gay“ a turno, poi uno mi ha colpito con diversi fendenti. Tagli a braccio destro, nuca e schiena. Indagini sui quattro giovani fuggiti

carabinieri

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La scusa della sigaretta. L’accerchiamento e le frasi omofobe. Poi spunta un coltellino: quattro fendenti in più parti del corpo. La fuga degli aggressori e i lampeggianti dell’ambulanza in pieno centro per soccorrere il ferito, che per fortuna non è in gravi condizioni. Il raid a mano armata è andato in scena ieri notte in piazza Diaz, a due passi dal Duomo: in fuga tre ragazzi e una ragazza, tutti di età compresa verosimilmente tra 18 e 20 anni, ora ricercati dai carabinieri. Pochi minuti prima dell’una, Marco (nome di fantasia), impiegato ventiduenne nativo di Bolzano, si trova fuori da un locale insieme alla sua comitiva di amici.

A un tratto, vede un gruppo di coetanei che si avvicina: tra loro c’è anche una ragazza coi capelli ricci. Ce l’hanno con lui: uno gli chiede una sigaretta, il ventiduenne gliela offre subito. Finita? No, perché a quel punto i quattro lo prendono di mira: lo deridono dicendogli a turno "gay" o insultandolo con frasi irripetibili. Poi, dopo qualche secondo, il ragazzo che lui ha descritto come verosimilmente sudamericano, basso e con gli occhiali, tira fuori un coltellino e inizia a sferrare fendenti. Il ventiduenne cerca di parare i colpi, ma viene ferito alla nuca, al braccio destro e per due volte alla schiena. Questione di attimi: nonostante il dolore e la paura, Marco riesce a uscire dall’accerchiamento e ad allontanarsi. Lo stesso fanno i quattro, che spariscono nella folla.

È lo stesso ragazzo a chiamare il 112: ambulanza e auto medica entrano in piazza Diaz, ma la ressa rende difficoltose le operazioni di soccorso; così i sanitari decidono di spostarsi nella vicina via Larga per avere più libertà di manovra. Poco dopo, arriva anche un equipaggio del Nucleo Radiomobile: ai carabinieri, il ventiduenne racconta la sua versione dei fatti, che poi verrà messa nero su bianco nella denuncia presentata ai militari della Compagnia Duomo. Riferisce del gruppo di aggressori, delle provocazioni, degli insulti omofobi e dei fendenti senza un perché. Marco viene accompagnato in codice giallo al Policlinico: il quadro clinico non desta preoccupazione, anche se almeno due dei quattro squarci superficiali necessiteranno di punti di sutura. In quel momento, scattano le indagini degli investigatori dell’Arma: la vittima ha fornito una descrizione piuttosto precisa di chi l’ha circondato, dando informazioni utili sia sul tipo di abbigliamento che sulle caratteristiche fisiche dei quattro in fuga.

Le indagini della Compagnia Duomo partiranno dall’analisi dei filmati registrati in quei minuti dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona: quelle immagini serviranno sia ad avere conferme sulla dinamica dell’accaduto sia per cercare dettagli che possano essere utili all’inchiesta; la visione dei fotogrammi potrebbe rivelarsi decisiva pure per capire da dove siano arrivati i quattro e soprattutto in che direzione siano fuggiti, per provare a ripercorrere il tragitto che hanno seguito ieri notte. Quella di piazza Diaz non è stata l’unica aggressione della notte. Poco dopo le 3, una ventenne è stata derubata della borsa ai Bastioni di Porta Volta da due ragazzi nordafricani. I suoi amici hanno inseguito i rapinatori, ma uno di loro si è voltato di scatto e li ha minacciati con una bottiglia di vetro per tenerli lontani. Alla fine, il ventiquattrenne marocchino è stato bloccato dalla polizia. Recuperato il portafogli, mentre la borsa è sparita con il complice.