Insegnante di Segrate accoltellata in autogrill da uomo incappucciato: cadono i sospetti sull’ex marito. Chi è l’aggressore?

Agguato in A1 a Firenze, l’uomo si è presentato in una caserma per dimostrare la propria estraneità ai fatti. Il fendente era diretto al petto

L'auto su cui viaggiava la donna aggredita (Germogli)

L'auto su cui viaggiava la donna aggredita (Germogli)

Milano, 27 dicembre 2023 – “Non c’entro niente, non sono stato io”. Questo, in sintesi, quanto ha dichiarato agli inquirenti l’ex marito dell’insegnante di Segrate accoltellata da un uomo incappucciato nell’area di servizio Bisenzio Est, nel tratto fiorentino dell’A1. L’aggressione è avvenuta il giorno di Santo Stefano, mentre la donna era di ritorno nel Milanese dopo le vacanze natalizie trascorse a Cerveteri in casa di parenti. 

L’uomo, un manager residente nell’hinterland milanese, si è presentato oggi in una caserma del Friuli, dove stava trascorrendo le ferie natalizie, per negare il proprio coinvolgimento nell’aggressione all’ex coniuge 58enne.

Nuove piste

Di conseguenza, la Procura di Firenze, che oggi ha convocato la donna, nel frattempo dimessa dall’ospedale dove era stata ricoverata con una prognosi di 15 giorni, per cristallizzare alcuni aspetti fondamentali dell'indagine, sta allargando il campo nella ricerca dell'autore del gesto. Il primo sospettato non è dunque più l’ex marito che evidente avrebbe fornito elementi sufficienti a indirizzare l’indagine verso altre piste. Peraltro, la coppia non stava più insieme da anni e i rapporti si sarebbero ridotti nel tempo.

L'auto su cui viaggiava la donna aggredita (Germogli)
L'auto su cui viaggiava la donna aggredita (Germogli)

Gli sviluppi

Così ora la caccia all'accoltellatore si orienta verso un altro uomo, un soggetto di cui non si sa praticamente nulla. Solo che dopo l'agguato è scappato via con una sua auto. Lo sconosciuto, per colpirla, avrebbe aperto lo sportello della Fiat dell'insegnante che attendeva le figlie di 29 e 31 anni che si trovavano dentro l'autogrill. La vittima, raggiunta da un fendente alla coscia, non ha riconosciuto l'aggressore che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe dapprima mirato al petto. E’ in corso, infine, un'attenta analisi delle telecamere del tratto autostradale per risalire all'auto su cui si e' allontanato l'aggressore