
Il liceo Leonardo da Vinci di Milano e il docente Andrea Atzeni
Milano – Un insegnante di storia e filosofia del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Milano ha dichiarato di essere stato sottoposto a provvedimento disciplinare da parte della scuola per la sola ragione di avere “denunciato l’odio contro Israele in occasione del Giorno della memoria”. Il docente si chiama Andrea Atzeni e ha spiegato la sua versione dei fatti al magazine Mosaico, sito ufficiale della comunità ebraica milanese.
Atzeni ha spiegato che la mattina del 27 gennaio, Giorno della memoria dedicato alle vittime della Shoah, “i membri di un collettivo del liceo sono passati nelle aule, come aveva preannunciato l’istituto in una mail, per parlare con gli studenti del Giorno della Memoria”.

Il collettivo aveva anche stampato un volantino che la scuola aveva vietato di propagandare in quando, riferisce l’insegnate, “pieno zeppo di stereotipi malevoli nei confronti d'Israele”, dato che “il 75% del testo non c'’entrava niente con essa, ma era per accusare Israele di genocidio e di essere nato nel 1948 occupando terre altrui”. Ma il punto è che poi “quelli del collettivo sono andati nelle classi per riportare il contenuto del volantino”.
Atzeni a questo punto, ha inviato una email a studenti e docenti, scrivendo qualche riga di protesta e facendo presente che è inutile vietare il volantino scritto “se poi si autorizzano questi studenti a propagandare le stesse menzogne nelle classi”. In secondo luogo, ha poi fotografato lo striscione filopalestinese nel cortile della scuola e mandate la foto “ai colleghi e al consiglio d'istituto, dove ci sono anche i rappresentanti dei genitori, facendo presente che era una cosa vergognosa”.
“Dopo qualche giorno – conclude l’insegnante – mi ha chiamato la dirigente d'istituto, che ha formalizzato per iscritto un addebito disciplinare nei miei confronti. In sostanza, è un invito a discolparmi, dove mi accusa di essere venuto meno ai miei doveri di docente e di aver violato la norma che regola l’utilizzo della posta elettronica a scuola”.