
Ennesimo atto vandalico contro due opere di aleXsandro Palombo, nel mirino anche Sami Modiano. Lo street artist: "Attaccare i superstiti di Auschwitz è la prova che democrazia e libertà sono in pericolo".
La stella di David blu sulla bandiera di Israele che copre le spalle di Edith Bruck, sopra l’abito a righe dei campi di sterminio e sotto la scritta che molti avevano all’ingresso ("Il lavoro rende liberi") è stata quasi cancellata dal primo murale. Dal secondo sono state graffiate via le stelle di David gialle dai giubbotti antiproiettile indossati da Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano, mentre accanto a loro non è stato toccato Papa Francesco col cartello "L’antisemitismo è ovunque". È passata appena una settimana dal Giorno della Memoria e a Milano sono già stati sfregiati due murales che l’artista AleXandro Palombo aveva realizzato per l’ottantesimo anniversario dell’ingresso dei russi ad Auschwitz, che iniziò a far capire al mondo cos’è stata la Shoah. Palombo, che da dieci anni utilizza un’iconografia pop mutuata dai Simpson per opere di street art contro l’antisemitismo e altre battaglie civili, è tristemente abbonato ai vandalismi, soprattutto quando ricorda il genocidio degli ebrei d’Europa: il murale vicino al Memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale è stato colpito cinque volte in due anni (anche con la tag di un writer noto, oltre a scritte da "Palestina libera" a "W Hitler"). "Mi hanno tolto il volto, la stella gialla ma mi hanno lasciato il numero tatuato sul braccio", osservava la senatrice a vita Liliana Segre due mesi fa, commentando la raffica di sfregi subita da un altro murale di Palombo in piazzale Loreto a Milano, poi acquisito dal Museo della Shoah di Roma, che la ritrae con Modiano.
Segre e Modiano hanno 94 anni, Bruck 93: deportati da ragazzini, sono tra gli ultimi testimoni ancora in vita. Gli attacchi "ripetuti" alle opere che li ritraggono "non solo procurano infinita amarezza, ma evidenziano come la democrazia e tutte le nostre libertà siano in pericolo. Coloro che continuano a essere indifferenti si fanno complici", ha commentato l’artista. "Un nuovo, vile attacco all’immagine dei sopravvissuti", si associa il presidente del Museo della Shoah di Roma Mario Venezia, assicurando che "stiamo già lavorando per ripristinare ciò che è stato violato".
A Milano, Primo Minelli, presidente provinciale dell’Anpi, è molto chiaro: "Che significato ha “strappare” la gialla stella di David dalla schiena di Liliana Segre, Sami e Edith? Di tutte le forme di razzismo l’antisemitismo è uno delle più antiche. E l’antisemitismo nazifascista uno dei crimini assoluti più esecrabili nella storia umana. Nessuna scusante".
"Non è una “bravata”. È un’offesa grave a tutte e tutti, è come sfregiare la memoria sulla quale si basa la nostra convivenza sociale ed è nata la nostra Costituzione. Denunciamo un clima di odio, intolleranza e anche indifferenza che ce ne ricorda purtroppo altri", ha scandito Elly Schlein, la segretaria nazionale del Pd, seguita da vari esponenti del partito. "Non sono rigurgiti, c’è un’ondata spaventosa di antisemitismo", aggiunge il segretario di Sinistra per Israele Emanuele Fiano, figlio di Nedo, superstite della Shoah. Le condanne per i murales vandalizzati fioccano da tutto l’arco costituzionale. "Un gesto inqualificabile e vile", dichiarano i senatori di FdI che siedono nella commissione contro l’odio (presieduta da Segre). "Clima pericoloso, non può essere minimizzato né tollerato", dice la 5 Stelle Sabrina Licheri, mentre Claudio Lotito di Forza Italia e Raffaella Paita di Italia viva si augurano "che i responsabili siano individuati".
Per la Lega, il governatore lombardo Attilio Fontana ha osservato: "Nella mia vita non avrei mai pensato che si potesse verificare una cosa del genere. Mi preoccupa questo clima, occorre compattezza". Intanto, in apertura del Consiglio comunale, la presidente Elena Buscemi scandiva: "Milano non è questo".