
La gioia dopo il gol del 3-3 di Acerbi
Milano, 7 maggio 2025 - Il suo cuore si è fermato all'improvviso. Inter-Barcellona si era conclusa da circa un quarto d'ora ed era iniziata la lenta processione dei tifosi verso le uscite dallo stadio San Siro di Milano, dopo l'impresa che ha regalato ai nerazzurri l’accesso alla finale di Champions League. Uno di loro, un tifoso dell'Inter di poco più di 40 anni, si è sentito male e si è accasciato a terra.
I soccorsi
L'uomo, senza alcun apparente fattore di rischio, “è stato defibrillato 4 volte, intervallate dal massaggio cardiaco. Alla quarta è ricomparso il ritmo", ha raccontato Alessandro Geddo, responsabile del servizio sanitario stadio San Siro.
“A fine partita, durante il deflusso dal secondo anello, settore blu - ricostruisce il medico - questo giovane tifoso ha avuto un arresto cardiaco”, una persona "senza particolari patologie. È stato soccorso dalla pattuglia in loco, poi sono arrivato io e la mia équipe. Dopo la ricomparsa del ritmo cardiaco, il paziente è stato intubato e messo in coma farmacologico".
L’amico
L'uomo che si è sentito male sugli spalti ieri dopo Inter-Barcellona "era con un amico che è stato il primo a iniziare già il massaggio cardiaco. E' questa la chiave di volta - assicura Geddo – perché prima si inizia a massaggiare e meglio è”.
In ospedale
Dopo la stabilizzazione, l'uomo "è stato portato alla Rianimazione dell'ospedale San Carlo" di Milano. "Era in respiro spontaneo - chiarisce Geddo - Domani dovrebbe essere svegliato e ad oggi non risultano segni di compromissione neurologica".
Forti emozioni
Cosa può aver inciso sul malore di una persona così giovane? "Non è possibile dirlo - risponde Geddo - anche perché non conosciamo eventuali fattori di rischio individuali". Lo stress di un match carico di emozioni e colpi di scena può aver contribuito? "Sicuramente lo stress può avere un'incidenza su questo tipo di eventi ed è ben noto che durante situazioni di alta emotività con il rilascio di catecolamine c'è un rischio aumentato di spasmo coronarico o anche di ischemia franca".
Il precedente
Quest'anno, racconta il medico, "è la seconda volta" che si verifica un episodio simile "a San Siro. In media accade due volte all’anno. L'altro caso è capitato circa 4 mesi fa, e il paziente è completamente tornato ristabilito. Era una persona con fattori di rischio, mentre quest'ultimo paziente no”.