
Nella chiesa di San Vittore l’ultimo saluto a Elena Quattrone
Locate Triulzi (Milano), 8 agosto 2025 – C’era tanta gente: vicini di casa, concittadini, i ragazzi della squadra di basket, esponenti della FIP. Tutti hanno gremito la chiesa di San Vittore, in piazza della Vittoria, per l’ultimo saluto a Elena Quattrone. All’uscita del feretro, un lungo applauso ha accompagnato la giovane, scortata dai ragazzi della squadra di minibasket. “La nostra comunità si è riunita con profondo cordoglio per dare l’ultimo saluto a Elena, scomparsa tragicamente in giovane età a causa di una disgrazia imprevedibile.

Alla cerimonia funebre ha partecipato non solo un’ampia rappresentanza dei cittadini di Locate, ma anche membri delle comunità dei comuni vicini. Questo perché Elena era attivamente impegnata come volontaria in un’associazione sportiva di un comune limitrofo, a dimostrazione di quanto fosse amata e stimata ben oltre i confini del nostro paese”, ha ricordato il sindaco Davide Serranò.
Il lutto di un’intera comunità
“Come amministrazione comunale, esprimiamo le nostre più sentite condoglianze ai familiari e agli amici di Elena. In momenti come questo, la solidarietà e la vicinanza della comunità di Locate si sono fatte sentire con forza, e di questo siamo profondamente grati. Queste tragedie non dovrebbero mai accadere e ci stringiamo tutti in un abbraccio collettivo, pregando per Elena e restando vicini ai suoi cari”. Intanto, ieri sera, nella speranza di ritrovare almeno uno dei suoi tre gattini, un’amica ha posizionato una fototrappola vicino all’auto di Elena, ancora parcheggiata all’esterno dell’abitazione di via Benedetto Secondo dove sono ben visibili i segni del drammatico incendio.
L’amore per i suoi gatti
“Probabilmente sono morti nel rogo – racconta l’amica Luciana Massera – ma la speranza che almeno uno sia riuscito a saltare fuori dalla finestra del bagno resta viva. Lei amava i suoi gatti, e sapere che anche solo uno si è salvato sarebbe un piccolo conforto”. Quella terribile notte, Elena, nel tentativo di sfuggire alle fiamme, si era rifugiata in bagno, dove aveva aperto una finestra. Ma da lì non poteva uscire: c’erano le sbarre antintrusione. Un vicino di casa era riuscito a parlarle e, con una canna calata dalla finestra soprastante, aveva cercato di bagnarla con dell’acqua per alleviare il calore. Ma, purtroppo, Elena ha perso i sensi ed è deceduta.