L’incontro tra Giulia e l’altra donna, il falso test del Dna e il blitz di Alessandro sotto casa: tutte le bugie di Impagnatiello

Femminicidio Senago, l’incontro tra le due donne davanti all’Armani Bamboo. È stata la collega con cui il barman aveva una relazione a far scattare l’allarme per la scomparsa di Giulia, contattando la sorella

Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello

Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello

Senago, 1 giugno 2023 – La relazione iniziata nel luglio 2022. La notizia di aspettare un bambino a gennaio e la decisione di interrompere la gravidanza. Poi i primi sospetti sulla vita parallela di Alessandro Impagnatiello. Le bugie e un finto test del Dna per dimostrare che il figlio che aspettava Giulia Tramontano non era il suo. Il confronto tra le due donne in via Manzoni e gli ultimi messaggi della ventinovenne prima del silenzio di morte.

L'altra donna

Chiara (nome di fantasia), 23 anni, nata all'estero e residente a Milano, è la ragazza che aveva una relazione con il barman trentenne che stanotte ha confessato di aver ucciso a coltellate la compagna ventinovenne nella casa in cui convivevano a Senago. Ai carabinieri, che l'hanno sentita lunedì notte, la giovane, collega di lavoro di Impagnatiello, ha raccontato di aver conosciuto l'uomo nel giugno dell'anno scorso e di aver iniziato una storia con lui circa un mese dopo. A gennaio, Chiara ha scoperto di essere incinta, ma, non sentendosi pronta ad affrontare una gravidanza, ha deciso, di comune accordo con Impagnatiello, di interromperla.

La vacanza a Ibiza e il finto test del Dna

La loro frequentazione è comunque continuata, ma ad aprile la ragazza ha scoperto dell'esistenza di Giulia: sul cellulare di lui, ha trovato delle foto di una vacanza a Ibiza insieme a Impagnatiello e si è accorta subito che la ventinovenne era incinta. A quel punto, il barman avrebbe iniziato la sua recita, smentendo che quel bambino fosse suo e arrivando persino a fabbricare un test del Dna su carta stampata che lo dimostrava. Di più: ha cercato di screditare in tutti i modi la compagna, sostenendo di aver accettato di andare con lei alle Baleari solo perché era "mentalmente instabile" e aveva minacciato di suicidarsi. Tutto falso, avrebbe poi scoperto la ventitreenne. A inizio maggio, i due si sono visti ancora, e in quell'occasione Chiara ha scoperto sull'i-Pad del fidanzato varie ricerche on line per la creazione di file Excel per attestati negativi del test del Dna.

Il faccia a faccia in via Manzoni

Al rientro in Italia dopo un breve periodo di ferie in Portogallo, la ragazza è tornata alla carica con Impagnatiello per avere spiegazioni, ma il trentenne ha continuato a mentire. A quel punto, Chiara ha deciso di contattare Giulia per raccontarle tutto: l'incontro è avvenuto alle 17.30 di sabato, davanti all'hotel di via Manzoni. Lì le due donne hanno parlato per più di un'ora, scoprendo che l'uomo aveva mentito a entrambe. In quei minuti, Impagnatiello ha chiamato Giulia, che gli ha detto che era in compagnia della ventitreenne e lo ha invitato a raggiungerle per un confronto a tre; il trentenne non si è mai presentato.

La videochiamata dal balcone

La ventinovenne ha detto che sarebbe tornata a casa a Senago, ma dalle 20.30 in avanti Chiara ha iniziato a ricevere messaggi dalla sua utenza telefonica in cui la donna le ha scritto che non era stata sincera con lei, che voleva essere "lasciata in pace" e che sarebbe tornata dai suoi genitori. Sms che la ventitreenne ha trovato molto strani perché in totale contraddizione con quanto la donna le aveva detto qualche ora prima: il sospetto degli investigatori è che a mandare quei messaggi sia stato Impagnatiello. Preoccupata, Chiara ha cercato di contattare prima Giulia e poi il trentenne, riuscendoci solo con quest'ultimo in tarda serata: nel corso della videochiamata, l'uomo era da solo sul balcone. E Giulia? "Sta dormendo a casa di un'amica". E per dimostrarlo ha pure ripreso parte dell'appartamento vuoto.

Il blitz sotto casa e il confronto in hotel

Tutto finito? No, perché alle 2, al rientro dopo il lavoro, la ragazza si è ritrovata Impagnatiello sotto casa ad aspettarla. Non credendo più alle sue parole, lo ha mandato via, ma domenica pomeriggio, durante il turno di lavoro, è tornata a chiedere informazioni di Giulia: Impagnatiello le ha risposto in maniera frettolosa che neppure lui era riuscito a mettersi in contatto con lei e che non sapeva dove fosse.

L'allarme via Facebook alla sorella

A quel punto, la giovane, sempre più allarmata per le sorti di Giulia, è riuscita a contattare via Facebook la sorella, che ha smentito che la ventinovenne avesse problemi mentali e le ha confessato la preoccupazione sua e dei familiari perché da ore non riuscivano a contattare la donna incinta. In quell'occasione, stando a quanto risulta, Chiara ha confidato anche alla sorella di Giulia la relazione parallela con Impagnatiello.

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