BARBARA CALDEROLA e ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

I progetti in Brianza, dalla Torre della ricerca al “bosco“ di Boeri. Ecco il punto

Le rassicurazioni di Comune e Aler: nessuno stop nonostante le inchieste

L’architetto Stefano Boeri è tra gli indagati a piede libero nell’inchiesta della Procura sulla gestione dell’urbanistica milanese

L’architetto Stefano Boeri è tra gli indagati a piede libero nell’inchiesta della Procura sulla gestione dell’urbanistica milanese

Un appalto privato, la consegna del cantiere quasi un anno fa, l’inghippo dell’inchiesta, la sostituzione di Federico Pella dalla direzione lavori della Torre della Ricerca, il progetto del Centro Maria Letizia Verga di Monza destinato a far fare un salto di qualità all’attività di cura dei bambini malati di leucemia o con patologie rare. Dieci mesi fa l’architetto di Concorezzo indagato a Milano - da giovedì scorso è ai domiciliari per ordine del gip in attesa del Riesame al quale ha chiesto la revoca della misura cautelare - firmava accanto ai vertici del Centro Verga l’avvio dei lavori, un momento importante, immortalato da diverse immagini. Ora, la committenza precisa che "il contratto è con J+S (non coinvolta nell’inchiesta)", la società per la quale Pella era "Architecture BU Director & Founder Partner", e nella quale ha rinunciato a tutte le cariche.

"Nomineremo un nuovo direttore lavori", fa sapere il Centro che assicura che il progetto “Grande“ andrà avanti secondo la tabella di marcia. Così è stato ribattezzato l‘ampliamento della sede all’interno del perimetro del San Gerardo di Monza, che sarà concluso entro fine anno. L’opera è importante: 3.730 metri quadrati di nuovi spazi, laboratori avanzati, aree per la sperimentazione clinica e una biobanca, il programma promette di potenziare la ricerca sulle leucemie infantili e le malattie rare, portando avanti l’impegno della Fondazione Tettamanti. Il nuovo edificio è di 10 piani, inclusa un’area interrata. La costruzione raddoppierà gli spazi oggi a disposizione del Centro, consentendo di accogliere 18 nuovi ricercatori, 19 tecnici di laboratorio, 17 dottorandi e borsisti, oltre a tre esperte in epidemiologia clinica e biostatistica. Costo: 11 milioni raccolti con le donazioni. Nessuna battuta d’arresto per via dell’indagine, l’impatto si traduce in un cambio in corsa del tecnico.

Lo studio dell’archistar Stefano Boeri, anche lui tra gli indagati, firma invece, sempre a Monza, un trittico di interventi: l’installazione di un ascensore all’Arengario, la realizzazione di un ambizioso piano residenziale in via Foscolo e la ristrutturazione green dei condomini Aler in via Baradello 6 e 12. Tutti cantieri che, secondo le autorità locali, non subiranno rallentamenti a causa delle vicende giudiziarie. "Per l’ascensore previsto in Arengario posso rispondere che assolutamente non prevedo rallentamenti di alcun genere – spiega l’assessore all’Urbanistica di Monza Marco Lamperti –. La progettazione è affidata allo Studio Boeri Architetti, che è una realtà strutturata, con decine di collaboratori. Boeri, da quanto apprendo dalla stampa, continua a lavorare a pieno ritmo. Dubito quindi che ci possano essere ricadute operative". Anche da Aler fanno sapere che il progetto su via Baradello andrà a termine entro il tempo previsto, ossia "per dicembre 2025". E pure sul "bosco orizzontale" in via Foscolo, almeno per il momento, non si prevedono intoppi, anche se non è stata comunicata una data di inizio dei lavori.