Milano – “Il glicine di Piazzale Baiamonti l'abbiamo protetto. Al di là che è un progetto del Ministero e non del Comune, ma ho sempre sostenuto la battaglia dei cittadini per salvare più piante possibili. Non è stato semplice, ma abbiamo applicato delle modifiche in corso d'opera di un progetto che ormai era chiuso, modificando quello che era necessario per salvare più alberi possibili”. Questa la riflessione dell'assessore all'Ambiente e Verde del Comune di Milano Elena Grandi, a margine della presentazione del progetto Prospettiva Terra e dei primi dati relativi al livello di inquinamento atmosferico e allo stato di salute delle piante raccolti dall'installazione dei sensori IoT sugli alberi del BAM.
"A partire dal glicine, che come stiamo vedendo sta già ripartendo dopo la potatura, quindi è vero che quel glicine è rimasto contenuto, ma nel progetto ci sarà una struttura che consentirà a questo glicine di arrampicarsi e di crescere di nuovo, e di diventare quello che è stato un simbolo prima e che resterà un simbolo del museo della Resistenza” ha concluso l'assessore.