Piazzale Baiamonti: tagliate le fronde del glicine

Il Comune di Milano ha rassicurato i cittadini sulla conservazione del glicine di piazzale Baiamonti, ma il Comitato Baiamonti Verde Comune ha diffuso foto che mostrano il taglio finale delle fronde. Una soluzione di compromesso che non ha salvato tutti gli alberi.

Il glicine di piazzale Baiamonti? Tagliato, nonostante le rassicurazioni sul fatto che il cantiere per realizzare il Museo nazionale della Resistenza avrebbe conservato la pianta difesa da alcune associazioni del quartiere. Il Comitato Baiamonti Verde Comune, infatti, ieri ha diffuso una serie di foto che mostrano "il taglio finale delle fronde del glicine – si legge nella nota del Comitato –. Non c’è nessuna distinzione tra le varie piante perché la cosiddetta pianta madre che non dovrebbe essere tagliata, le altre lo sono state questa estate, non può mantenere le fronde in quanto ora si procede con la demolizione delle mura che costituiscono il cortile del Dazio. Fino al 30 settembre non si poteva procedere, dal Regolamento del Verde".

Il Comune, in primis il sindaco Giuseppe Sala, lo scorso 30 maggio aveva rassicurato i cittadini scesi in piazza a favore del glicinedi piazzale Baiamonti che l’amministrazione comunale avrebbe "salvato integralmente il glicine, che verrà potato per permettere i lavori, ma in un paio d’anni tornerà com’è oggi. Poi ci sono cinque piante: quattro tigli e un bagolaro. Due tigli li salveremo al 100%, per gli altri si lavorerà". Il primo cittadino, in quell’occasione, aveva aggiunto che si trattava di "una soluzione di compromesso. Non è certo che riusciremo a salvare tutti gli alberi. La nostra proposta deriva da una modifica del progetto del Museo della Resistenza, che non comporta costi eccessivi e non farà allungare i tempi dei lavori". Nello stesso giorno gli assessori comunali Giancarlo Tancredi (Rigenerazione urbana) ed Elena Grandi (Verde) avevano illustrato i dettagli del cambio del progetto del Museo nazionale della Resistenza per salvare le piante di piazzale Baiamonti.

Il risultato finale – secondo quelli del Comitato Baiamonti Verde Comune – è stato diverso, o meglio, peggiore delle aspettative della vigilia.