Paullo (Milano), 15 novembre 2024 – “Mio padre aveva un’etica, dei valori. Era una persona che dava, prima ancora di ricevere. Si riteneva fortunato perché era circondato dall’affetto di una grande famiglia allargata, con tre figli, sei nipoti e otto pronipoti. Della sua vita da partigiano amava raccontare aneddoti e imprese, nella consapevolezza di essersi schierato dalla parte giusta. Mi mancherà tanto”. Così la figlia Liliana ricorda il papà Giuseppe Cordani, l’ultimo partigiano di Paullo, che si è spento questa mattina, venerdì 15 febbraio, all’età di 100 anni. Un’influenza è stata fatale all’anziano, che è spirato nel sonno, serenamente. Lo scorso marzo l’allora sindaco Federico Lorenzini gli aveva tributato la stella d’oro, la massima onorificenza cittadina. Figlio di un carabiniere, primo di cinque fratelli, Giuseppe Cordani è nato a Travo, nel Piacentino, il 28 febbraio 1924.
Il gran rifiuto
Nel 1944, come tutti i giovani della sua età, fu chiamato a presentarsi nell’esercito repubblichino. Ma lui decise di prendere un’altra strada: andò sulle colline e si unì a un gruppo di partigiani. Iniziò così la sua militanza, fra azioni di disturbo e sabotaggio ai nazi-fascisti lungo la direttrice della via Emilia. “Mio padre teneva a ricordare che non ha mai fatto del male a nessuno e le derrate alimentari che la sua brigata riusciva a sequestrare venivano subito ridistribuite tra la popolazione – dice la figlia Liliana -. Per due anni ha dormito per terra; solo per un paio di notti è riuscito a ripararsi all’interno di un camion sottratto ai tedeschi”.
Fedele alla Resistenza
Dopo la guerra, trasferitosi a Paullo, Cordani è stato conducente di autobus e successivamente titolare di una concessionaria d’auto. È rimasto sempre fedele agli ideali della Resistenza, che ha contribuito a diffondere anche in qualità di presidente locale dell’Anpi, incarico che ha rivestito per 25 anni. A lui si deve la realizzazione del monumento alla Liberazione, nel parco San Tarcisio.
I funerali si terranno lunedì alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Paullo. Intanto, si susseguono i messaggi di cordoglio per quella che è stata “una figura straordinaria della nostra comunità, che ha attraversato un intero secolo – sono le parole dell’amministrazione comunale di Paullo -. La sua perdita lascia un vuoto profondo, ma il suo esempio continuerà a ispirarci e guidarci nel preservare e promuovere gli ideali di giustizia e libertà”.