
Peschiera Borromeo, 7 giugno 2023 - Una donna con gli occhi chiusi, che si porta le mani al viso. Un’espressione di estrema tristezza e arrendevolezza in un gioco di bianchi e neri, “perché il dolore non ha colori”. E’ un grande acrilico su tela l’opera che la pittrice di Peschiera Borromeo Carla Bruschi - da tempo impegnata a sensibilizzare, attraverso l’arte, al rispetto per le donne e alla non violenza - ha deciso di dedicare a Giulia Tramontano e al suo bimbo mai nato, Thiago.
Un quadro realizzato di getto “la mattina stessa nella quale ho saputo del ritrovamento del corpo della giovane - spiega l’artista -. Un epilogo annunciato, un cattivo presentimento che nutrivo da ore e purtroppo si è materializzato. In queste tragedie c’è un denominatore comune: un ultimo incontro chiarificatore che poi si trasforma in dramma”. Il quadro ritrae la sofferenza. Quella di Giulia, “della madre e della sorella di lei.
La sofferenza di tutte le donne di fronte a eventi che lasciano senza parole”. In calce la lettera “G” e un invito a ricordare “l’importanza di essere vulnerabili, come hanno fatto Giulia e l’altra donna, amante di Alessandro, che, pur vulnerabili perché ingannate da uno stesso uomo, hanno saputo trovare compattezza e coesione femminile, arrivando ad abbracciarsi”.
Insieme alla giornalista Barbara Sanaldi, Carla Bruschi è autrice della mostra “Donne a perdere”, contro la violenza di genere. “Quando la presentiamo nelle scuole – spiega l’artista - alcuni ragazzi e ragazze scoppiano in lacrime e ci confidano situazioni di violenza che loro stessi, o i loro familiari, si trovano a vivere. Si parta dalle scuole per insegnare il rispetto”.