Giulia uccisa da Alessandro, il parroco di Senago: “Prematuro parlare di perdono”

Don Sergio Grimoldi: dopo una tragedia come questa è utile interrogarci su quale società stiamo costruendo. A giorni sarebbero iniziati gli incontri per il battesimo e i futuri genitori erano attesi in parrocchia

Parrocchia di Senago, preghiera dedicata a Giulia durante la messa

Parrocchia di Senago, preghiera dedicata a Giulia durante la messa

Senago, 4 giugno 2023 - "Parlare di perdono è troppo prematuro in questo momento. Il perdono è un cammino che richiede tempo, penso che se ne parlerà molto al di là nel tempo". Così il parroco di Senago, don Sergio Grimoldi, questa mattina dopo la messa nella chiesa di Santa Maria Nascente, durante la quale nella preghiera dei fedeli è stato dedicato un ricordo a Giulia Tramontano, la 29enne, al settimo mese di gravidanza, uccisa dal compagno, Alessandro Impagnatiello, reo confesso.

Don Sergio Grimoldi, parroco di Senago
Don Sergio Grimoldi, parroco di Senago

"Oggi abbiamo pregato per Giulia e per il suo bambino, che il Signore doni loro per sempre quell'amore che cercavano nella vita trovando invece violenza e morte", ha raccontato una parrocchiana. "Io non conoscevo Giulia e il suo compagno, non li avevamo mai incontrati, ma in questi momenti, dopo una tragedia simile oltre alla preghiera è utile interrogarci per capire come mai siamo arrivati a questo punto - aggiunge il parroco - interrogarci su quale società stiamo costruendo, a cosa stiamo educando i nostri giovani. Pregare e riflettere è utile dopo ogni tragedia".

Don Grimoldi ha preferito lasciare l'omelia al diacono Francesco Buono che per la parrocchia celebra anche i battesimi. A giorni nella parrocchia sarebbero cominciati gli incontri in vista del cammino verso il sacramento del battesimo con i futuri genitori e tra questi erano attesi anche Giulia e Alessandro. "Avrei dovuto incontrare Giulia a breve per introdurli in questo percorso, la tragedia quindi mi ha colpito in modo ancora più drammatico - ha detto - penso alla gioia con cui avrei battezzato quel bambino e ho tanto desiderato di poterlo fare nei giorni in cui Giulia era sparita e tutti speravamo di ritrovarla viva".

Ma Giulia e Thiago non ci sono più, sono stati uccisi dalla mano di chi avrebbe dovuto proteggerli. Dopo due giorni di lutto cittadino (l'1 e 2 giugno), confermato anche il lutto cittadino in concomitanza con il giorno dei funerali, che saranno celebrati a Sant'Antimo, in provincia di Napoli, nel paese dove vive la famiglia Tramontano. "Sono in contatto con il sindaco e valuteremo che iniziativa fare il giorno del funerale - conclude il parroco - intanto anche nella messa di questa sera ricorderemo Giulia e il suo bambino con una preghiera dei fedeli".

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