
Le code in mattinata per Olivia Rodrigo e la strada già sbarrata (Foto Canella)
Giovanissimi accalcati all’aperto. Un tratto di strada chiuso "in anticipo". I due elementi, consequenziali, hanno avuto l’effetto di dare fuoco alle polveri in un quartiere, quello di San Siro, in cui i cittadini esasperati puntano da tempo il dito contro i disagi che si ripresentano ogni estate, a ogni concerto. Ieri era il giorno atteso da migliaia di ragazzi arrivati apposta per l’artista Olivia Rodrigo, ventiduenne statunitense che si sarebbe esibita all’Ippodromo Galoppo per il suo Guts World Tour accendendo gli entusiasmi dei suoi fan che a decine hanno raggiunto il quartiere.
L’effetto? "Alle 8 il “curvone“ di viale Caprilli era già chiuso al traffico, con code interminabili e gravi disagi non solo per i residenti ma anche per chi si doveva recare al lavoro", ha segnalato il Comitato per la tutela del verde cintura urbana di Milano - Parco Ovest. "È ben strano, perché se si consulta la pagina del Comune si legge che “il traffico dovrebbe essere chiuso dalle 12“". Un “Piano Mobilità“ ricordato anche sui canali social del Comune nei giorni scorsi: "Nel rispetto degli abitanti della zona dell’Ippodromo Galoppo e dei partecipanti ai concerti, per tutti gli eventi che si terranno nella zona quest’ estate non sarà possibile circolare in auto, dalle ore 12 del giorno del concerto e sino al termine dell’evento nella zona adiacente allo stadio; saranno presenti mezzi per la rimozione delle automobili in sosta nelle aree non consentite". Esclusi dal divieto di transito i veicoli di residenti, di persone disabili e altre categorie.
Eppure, ore, prima, è stato sbarrato con transenne dalla polizia locale il collegamento viabilistico tra viale Caprilli e via Diomede, suscitando le proteste. Perché? Da Palazzo Marino fanno sapere che la chiusura "di un piccolo tratto" è stata necessaria "per motivi di sicurezza, essendoci un assembramento di moltissimi giovani, alcuni arrivati sul posto già dalla sera prima". Ma il traffico tutt’attorno è andato in tilt, come segnalano più cittadini.
"Ancora una volta a Milano le regole sembrano scritte sulla sabbia: cambiano o si dissolvono al primo cambio di vento, d’umore o d’interesse" sottolinea Enrico Fedrighini, consigliere ambientalista del Gruppo misto in Comune. "Era impossibile proseguire, sia arrivando dall’autostrada, quindi da via Sant’Elia e poi verso via Diomede, e sia da San Siro, diretti verso piazza Kennedy o il Gallaratese. Insomma, bisognava per forza tornare indietro. Quanto accaduto mostra che la situazione non si è risolta: i concerti continuano a essere allestiti in zone densamente abitate, scaricando inevitabilmente i disagi sul territorio".
"Un’interruzione improvvisa e non segnalata – prosegue Mariangela Padalino di Noi Moderati – ha causato code chilometriche e fortissimi disagi. Una cittadina è stata costretta a scendere dall’auto con la valigia e a proseguire a piedi per non perdere il pullman per Malpensa. La situazione è aggravata dal restringimento che c’è da almeno un mese nella carreggiata all’altezza di McDonald’s e di piazzale Stuparich (per lavori in corso, ndr). Ci chiediamo: è possibile gestire un grande evento in questo modo?".
Marianna Vazzana