
Le cartoline sequestrate dalla polizia a Milano
Milano, 18 giugno 2025 – Alla fermata San Siro della metro e nel piazzale davanti allo stadio fermavano gli spettatori dei concerti, chiedendo una donazione in beneficenza di pochi euro, in cambio di una cartolina con stampate frasi celebri dei testi delle canzoni degli artisti in scena nel tempio della musica live in città. Poi però sul pos portatile digitavano tre zeri in più, trasformando così le donazioni da 6,1 euro in prelievi da 6.100 euro.
Nel mirino i fan dei concerti di San Siro
Questa l'articolata truffa architettata da un gruppo di sei persone provenienti da Torino e scoperta dagli agenti del commissariato Bonola di Milano, dopo le prime denunce delle vittime, vittime del raggiro nella giornata dei concerti di Cesare Cremonini e dei Modà degli scorsi giorni a Milano (ovviamente completamente estranei alla vicenda ndr).

La pioggia di denunce e segnalazioni
Solo dopo aver saldato con la carta di credito le donazioni per la finta beneficenza, i fan si sono resi conto della truffa subita, grazie agli sms arrivati dai rispettivi istituti di credito, che segnalavano pagamenti per 6.000, 1.200 e 1.800 euro, a seconda del numero di cartoline e segnalibri acquistati.
I gadget con le frasi delle canzoni
Uno dei gadget, ad esempio, riportava stampato il verso "Bellissimo parlarti anche se so che i nostri occhi non si guardano", tratto dal brano 'Bellissimo' dei Modà. "Buon viaggio, che sia un'andata o un ritorno, che sia una vita o un solo giorno" da 'Buon viaggio' (Share The Love) una delle citazioni sui bigliettini distribuiti in occasione delle due date di Cremonini.
Smascherata la truffa
Ricevute le prime denunce per le truffe tentate e consumate, gli agenti del commissariato Bonola si sono appostati in abiti civili in piazzale Moratti e alla fermata della metro Lilla. Lì hanno notato i sei uomini, divisi in tre gruppi da due, ciascuno dotato di un proprio Pos, che fermavano gli spettatori, offrendo loro bigliettini.
Sei persone denunciate
I sei sono stati fermati e portati in questura: si tratta di cinque torinesi, tra i 36 e i 28 anni e di un 41enne marocchino, tutti con precedenti sia per truffa che per altri reati, dallo spaccio al furto. Sono indagati a piede libero per truffa in concorso. Diversi i bigliettini con le citazioni delle canzoni sequestrati, insieme ai Pos e ai telefoni dei sei complici, da cui gli investigatori, tramite accertamenti bancari, potranno risalire alla cifra totale sottratta agli spettatori dei concerti.