
Autostrada A52 (ex Rho-Monza), mitigazioni ambientali: un progetto lungo ormai dieci anni
Paderno Dugnano (Milano) – Paderno Dugnano resta in attesa delle mitigazioni ambientali, che avrebbe dovuto portare con sé l’autostrada A52 (ex Rho-Monza). Un progetto che cammina faticosamente sul suo percorso ormai da 10 anni. Nel luglio del 2022 sembrava che l’iter fosse arrivato finalmente alla conclusione. Invece, sono passati altri 3 anni. “A novembre 2023 avevamo ricevuto indicazioni che le piantumazioni avrebbero avuto inizio nell’autunno 2024, avendo Serravalle già acquistato gli alberi a pronto effetto nell’autunno precedente. Ma di alberi non se ne sono visti”, rimarca il circolo padernese di Legambiente.
“Il problema è complesso e vede coinvolti diversi attori: Serravalle, Città Metropolitana, i ministeri Ambiente, Infrastrutture, Finanze, il Comune. Ne manca uno e cioè l’Osservatorio Ambientale, voluto dal ministero nel 2014 con il compito di vigilare sull’esecuzione dell’opera fino a un anno dopo la sua conclusione. Per noi era una garanzia. Peccato che sia stato smontato nel 2018 con il risultato che da allora la cabina di regia è finita, di fatto, nelle mani di Serravalle. E questo, a nostro avviso è stato e rimane il problema principale”. Tutta colpa della burocrazia, insomma, se a oggi il piano di mitigazione - pluripremiato per le sue soluzioni innovative e risolutive nel 2018 al World Forum on Urban Forests e alla Triennale di Milano 2019 – resta lettera morta.
Dune e alberi a pronto effetto, galleria fonica, aree filtro con piantumazione di piante e barriere antirumore tradizionali in un piano economico che è già stato accettato e approvato dal ministero dell’Ambiente. “I fondi provengono dai pedaggi autostradali che Serravalle tratterrà per la realizzazione delle mitigazioni, anziché versarli al ministero delle Infrastrutture. Questa modalità deve essere autorizzata e certificata dalla Corte dei Conti, che svolge la funzione di controllo sulla gestione finanziaria dello Stato, con la cosiddetta bollinatura - spiega Legambiente -. I tempi previsti per la bollinatura erano maggio-giugno 2025. Le fasi successive, subito dopo il via libera della magistratura contabile, prevedono la messa in atto delle gare per l’affidamento della direzione e dell’esecuzione dei lavori con l’inizio concreto della realizzazione delle opere. Non ci resta che aspettare ancora per la bollinatura”.