
Ex Palasharp di Milano
Milano, 18 agosto 2025 – La decisione per il caso dell’ex Palasharp, nella zona di Lampugnano, è arrivata: il Tar della Lombardia ha dato ragione al Comune di Milano nel procedimento nato da un ricorso promosso dall'Istituto Suore della Riparazione che chiedevano di annullare la delibera del 26 marzo 2021 con la quale Palazzo Marino aveva manifestato la volontà di non procedere alla demolizione della struttura non più destinata, come deciso in un primo momento, allo svolgimento di alcune gare dei giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. Uno scenario poi abbandonato a favore di altre soluzioni logistiche.
I giudici amministrativi hanno definito il ricorso delle religiose “inammissibile per difetto di interesse” perché “se anche il provvedimento impugnato, di approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione del dismesso Palasharp, venisse annullato da questo Tribunale, non verrebbe soddisfatto l'interesse alla demolizione della tensostruttura, il cui mantenimento è stato, appunto, deciso con delibera del Consiglio comunale del 2019”.
Bisogna quindi fare un passo indietro a quando, nel 2019, “l'amministrazione aveva deliberato l'acquisizione al patrimonio indisponibile della tensostruttura per destinarla alle gare di hockey femminile e di parahockey nel corso dei Giochi Olimpici e Paraolimpici invernali Milano-Cortina del 2026”. Quella delibera, non impugnata dalle suore, rendeva già chiara “la volontà dell'amministrazione di non procedere alla demolizione bensì al riutilizzo del PalaSharp”.
Le diatribe in tribunale tra il Comune e lo storico istituto che si occupa dei più deboli sono in corso, su vari fronti giudiziari, dagli anni Novanta. Avendo definito inammissibile per difetto di interesse il ricorso, il Tar non è entrato nel merito delle lamentele dei difensori delle suore secondo i quali “non sarebbero illustrate le ragioni di interesse pubblico al mantenimento di una struttura, ormai abbandonata” e non sarebbero state svolte “le preventive valutazioni di impatto acustico per gli impianti sportivi e ricreativi”.