MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Quale futuro per l’ex Palasharp? Il Comune di Milano detta i tempi ai Cabassi sull’ipotesi restyling

Palazzo Marino a Forumnet: “Entro il 20 aprile aspettiamo la risposta sulla ristrutturazione del palazzetto”. Ma il piano B c’è già: vendere l’area

L'ex Palasharp

L'ex Palasharp

Milano – Ultima chiamata. O dentro o fuori. O ristrutturazione dell’ex Palasharp oppure, molto probabilmente, un nuovo bando per cedere l’area comunale. In una lettera datata 20 marzo, il Comune ha dato trenta giorni a Forumnet (società del gruppo Cabassi) per decidere se subentrare a Ticketone-Mca Events nel bando per il restyling del palazzetto di Lampugnano, dismesso dal 2012, oppure per rinunciare.

L’ultima missiva di Palazzo Marino a Forumnet chiarisce alcuni aspetti tecnici sollevati dalla società. Primo punto: il progetto finalizzato a far diventare l’ex Palasharp il palazzetto che avrebbe dovuto ospitare le gare femminili di hockey su ghiaccio alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 – prospettiva abortita lo scorso agosto per gli extracosti emersi per ristrutturare l’impianto – prevedeva la realizzazione di tribune mobili invece di tribune fisse. Visto che l’obiettivo dei Giochi è stato accantonato, il Comune, nella lettera, dice a Forumnet che potrà liberamente valutare se mantenere le tribune mobili o sostituirle con tribune fisse, come già ipotizzato dalla società del gruppo Cabassi. Secondo punto: la gestione per 31 anni dopo l’eventuale restyling. Palazzo Marino nota che con la prospettiva Giochi ormai tramontata, il “nuovo" Palasharp potrebbe essere a disposizione di Forumnet in via esclusiva subito dopo i lavori.

Terzo punto: gli extracosti, che avevano portato la spesa a circa 40 milioni di euro, più del doppio della stima iniziale. Il Comune ribadisce che non tirerà fuori un euro per venire incontro al privato e conferma il canone di concessione previsto nel bando: 50mila euro dal 2° a 4° anno e 400mila dal 5° anno al 31°. L’amministrazione, infine, fa presente a Forumnet i rischi connessi ai ricorsi al Tar con Ticketone-Mca Events e con l’Istituto Suore della Riparazione, i cui esiti sono ancora incerti. Entro il 20 aprile i Cabassi dovranno dire se vogliono investire sul restyling dell’ex Palasharp o no. Il Piano B, anzi C, del Comune c’è già: vendere l’area.