MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano, caso ex Palasharp in Tribunale: la Giunta Sala è pronta a pagare 30mila euro alle suore

Il Comune aderisce alla proposta conciliativa del giudice. Domani l’udienza e la scelta finale del privato. L’istituto religioso chiede un rimborso danni di 250mila euro in caso di riqualificazione dell’impianto

L'ex Palasharp di Milano al centro di un'intricata disputa

L'ex Palasharp di Milano al centro di un'intricata disputa

L’ex Palasharp non sarà più la Hockey Arena per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, lo stop al progetto di riqualificazione a causa degli extracosti è avvenuto lo scorso agosto, ma le vicende giudiziarie legate al palazzetto dello sport dismesso dal 2012 continuano.

La vicenda

Facciamo un passo indietro. Il 5 aprile 2022 l’Istituto Suore della Riparazione di via Carlo Salerio, poco distante dall’ex impianto di via Sant’Elia, ha notificato al Comune un atto di citazione avanti al Tribunale di Milano in cui avanzava due richieste ai giudici: far demolire i resti dell’ex Palasharp perché violerebbero le distanze legali dall’Istituto e, in via subordinata, inibire al Comune l’esecuzione del progetto di realizzazione della nuova Milano Hockey Arena perché il progetto avrebbe violato le distanze legali tra il nuovo impianto e l’Istituto e non avrebbe previsto le idonee cautele per il contenimento dei limiti di legge delle emissioni sonore. L’Istituto religioso ha anche quantificato in 250 mila euro il risarcimento per gli eventuali danni subiti a causa dell’operazione voluta da Palazzo Marino.

La proposta

Lo scorso 2 agosto il giudice ha sottoposto alle parti – il Comune e l’Istituto Suore della Riparazione – una dettagliata proposta conciliativa che prevede la definizione del giudizio pendente con il pagamento da parte del Comune di una somma da 25 mila euro a un massimo di 30 mila euro, che consentirebbe di concludere il giudizio, eliminando il rischio di causa e dell’accoglimento della domanda risarcitoria da 250 mila euro.

L’ultima novità nella vicenda – riassunta in una delibera della Giunta comunale datata 5 ottobre 2023 e firmata dall’assessora alla Sport Martina Riva – riguarda il fatto che Palazzo Marino, in vista dell’udienza fissata domani, ha deciso che "l’adesione alla proposta conciliativa del Tribunale, che viene disposta al solo fine di definire in via transattiva la controversia e senza alcun riconoscimento delle domande attoree, porrebbe l’amministrazione in una luce più favorevole nel caso in cui, per mancanza di accettazione da parte dell’Istituto religioso, questa non dovesse perfezionarsi".

Insomma, Palazzo Marino preferisce pagare subito 30 mila euro che rischiare di rimborsare 250 mila euro all’Istituto delle Suore della Riparazione per le richieste che quest’ultimo ha avanzato in Tribunale. La strategia comunale punta ad aderire alla soluzione proposta dal giudice e schierarsi per la proposta conciliativa da lui proposta in modo da convincere anche l’Istituto delle Suore della Riparazione a fare altrettanto e chiudere la vicenda giudiziaria. Domani si conoscerà la mossa l’Istituto religioso. Dall’avvio della causa ad oggi, peraltro, la riqualificazione dell’ex Palasharp è diventata un’ipotesi astratta, perché il progetto proposto da Ticketone-Mca Events nel 2019, il progetto olimpico sopracitato, due mesi fa è stato accantonato.