MONICA GUERCI
Cronaca

Evasione dal carcere minorile Beccaria: subito ripreso. I sindacati: "Crisi profondissima"

Milano, il ragazzo è fuggito dalla struttura finita recentemente al centro delle polemiche per le violenze commesse sui detenuti. La denuncia arriva dal sindacato di polizia penitenziaria

Ancora polemiche su carcere minorile Beccaria dopo i casi di maltrattamento dei detenuti: nelle scorse ore un giovane è riuscito a evadere ma è stato subito catturato

Ancora polemiche su carcere minorile Beccaria dopo i casi di maltrattamento dei detenuti: nelle scorse ore un giovane è riuscito a evadere ma è stato subito catturato

Milano, 19 maggio 2024 – Un ragazzo di origine marocchina è evaso sabato sera 18 maggio dal carcere minorile Beccaria di Milano, recentemente al centro delle polemiche per le presunte violenze commesse sui detenuti. La notizia arriva dall’Uipa, il sindacato di polizia penitenziaria. Il ragazzo sarebbe stato subito notato all’esterno dall’istituto “da una pattuglia della Polizia penitenziaria che casualmente passava dalla zona” e catturato. Si tratta dell’“ennesimo episodio di disfunzionalità” del Beccaria, commenta Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che ha reso noto l’episodio sottolineando che il fatto “mette a nudo la profondissima crisi dell'intero Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e che dovrebbe far riflettere sulla volontà politica di mantenerlo o, forse, di affossarlo”.

Il Beccaria al centro delle cronache

Secondo De Fazio, i problemi all'istituto minorile di Milano, dove 21 agenti di polizia penitenziaria sono stati arrestati o sospesi in una inchiesta per torture e maltrattamenti e sono poi arrivate altre 47 guardie “sono ben lungi dall'essere risolte e di certo non miglioreranno con i provvedimenti estemporanei finalizzati a prelevare Poliziotti penitenziari dalle altre regioni e ivi inviarli, con modalità assimilabili a una specie di deportazione, costringendoli pure ad anticipare di tasca propria le spese di viaggio e di soggiorno”.

Crisi profondissima del Dipartimento

“La crisi – ha proseguito – è molto più profonda e investe tutti i settori del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, proprio nel momento in cui si sente parlare con una certa insistenza di pene alternative da scontare in comunità gestite da privati”. “Non vorremmo, allora, che ci fosse una precisa volontà politica d'affossare il Dgmc per privatizzare una parte dell'esecuzione penale” ha concluso chiedendo al capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, di aprire “immediatamente un confronto a tutto campo con le Organizzazioni Sindacali rappresentative e spieghi qual è il progetto, se c'è. Noi siamo pronti a offrire il nostro contributo di esperienza, idee e proposte, ma nell'adempimento al mandato ricevuto siamo anche pronti, nostro malgrado, a percorrere legittimi percorsi alternativi che mirino a risollevare le sorti dei Poliziotti penitenziari del settore”.