Diverso ma da chi? “Nessuno è imperfetto" dicono gli psicologi che oggi stanno affrontando quello che definiscono il caos generazionale degli adolescenti e che vedono l’aumento di fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Il 61% dei giovani afferma di esserne vittima e il 68% di aver assistito a episodi di violenza. Sei adolescenti su 10 dicono di non sentirsi al sicuro secondo i dati rilevati dell’osservatorio di Terre des hommes e Scuolazoo, diffusi in vista della Giornata Internazionale contro il Bullismo. Essere diverso vuole anche dire essere unico perché non esiste un’altra persona simile a noi stessi sotto diversi punti di vista. Purtroppo al giorno d’oggi, la diversità non sempre viene vista come una ricchezza ma come un pericolo. Proprio per questo tra i più giovani nascono forme di bullismo contro colui che appartiene a una cultura, religione o nazionalità diversa dalla massa. Andrea Spezzacatena, studente 15enne di un liceo romano, vittima di bullismo e cyberbullismo denigrato fino a portarlo alla morte era “il ragazzo dai pantaloni rosa”. Solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2012, la madre seppe delle angherie che aveva subito il figlio. Ora da Napoli, è stato lanciato un appello affinché gli sia dedicato un murales che lo ricordi. Amnesty International considera il bullismo una violazione dei diritti umani poiché lede la dignità di chi lo subisce.
CronacaEssere differenti dagli altri non è un difetto: il coraggio di chi affronta prevaricazioni e pregiudizi