
«Italia racconta» è il monologo in scena oggi alle ore 17 (ingresso gratuito) al Circolo Arci Nuova Torretta
"Un po’ di tempo fa Ida Spalla, attrice e organizzatrice di eventi culturali, oltre che amica, mi ha detto “perché non scrivi un racconto su tuo papà, gli anni della guerra, della deportazione, degli anni in cui è stato sindaco, ma come se fosse tua mamma Italia a raccontare? L’ho ascoltata e oggi quella storia è diventato uno spettacolo teatrale". Nasce così "Italia racconta", il monologo che andrà in scena oggi pomeriggio alle ore 17 (ingresso gratuito) al Circolo Arci Nuova Torretta di via Saint Denis 102. L’autore del racconto è Giorgio Oldrini. Il protagonista è suo papà Abramo, primo sindaco eletto a Sesto San Giovanni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Italia Rosati, quella che racconta, è invece la mamma di Giorgio. A portare il racconto sul palco sarà Ida Spalla di “Dire Fare Dare aps ” insieme a Simona Corrente, Laura Quattrocchi, Fabio Marini.
"Nel racconto ho parlato di mio padre, di mia mamma, di mia sorella Lella che era una bambina piccola, delle famiglie d’origine dei miei genitori e di altri protagonisti di quell’epoca - racconta Giorgio, che è stato sindaco della città dal 2002 al 2012 - il testo inizia una mattina di gennaio del 1945 quando mio papà fu arrestato e deportato dai tedeschi nei campi di concentramento. Racconto di quel periodo, della sua intensa attività di opposizione al fascismo e di supporto alla Resistenza, dei timori di mia mamma che non riusciva ad avere sua notizir. Della sua liberazione qualche mese dopo e di quando nel 1946 in occasione delle prime elezioni venne eletto come primo sindaco di Sesto carica che ricopri fino al 1962, anno in cui è morto. Mi ricordo molto bene che mia mamma venne a sapere che mio papà era candidato non da lui, ma casualmente da una conoscente e lei risposte “ma va, mio marito fa l’operaio, cosa vuoi che faccia il sindaco?". Con questo racconto semplice, divertente a tratti nostalgico, Giorgio che oggi ha 79 anni, giornalista in pensione, ha voluto rendere omaggio a suo papà. "Mio papà era un operaio, una persona semplice, come tanti, eppure si è impegnato in fabbrica organizzando i primi grandi scioperi, nel Partito Comunista e contro il regime fascista. Per me è stato un grande insegnamento, con lui ho condiviso la passione per la politica e ho fatto anch’io il sindaco", conclude Oldrini.