Emergenza sicurezza a Milano, Sala analizza il caso del poliziotto accoltellato: “Il governo non fa il suo dovere”

Lambrate, affondo del primo cittadino dopo l’aggressione del vice ispettore Christian Di Martino da parte di un 37enne irregolare. “Se c'è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Qui è chiaro di chi è la responsabilità”

"Il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere". Così il sindaco di Milano Beppe Sala ha commentato la notizia del vice ispettore di Polizia Christian Di Martino, accoltellato questa notte alla stazione di Milano Lambrate da Hasan Hamis, 37enne marocchino con svariati precedenti, in Italia dal 2002 e irregolare, che stava tirando sassi contro treni e passeggeri, ferendo anche una donna. 

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"E' un problema di sicurezza – ha aggiunto Sala – però vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia. La persona che ha colpito era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Io penso che i delinquenti acclarati devono essere rimpatriati però intendiamoci, il punto è chi fa che cosa”. 

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Ma non è tutto. L’analisi del sindaco si spinge oltre: “Se c'è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo – aggiunge Sala –. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell'ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiara di chi è. Però questo non è un caso isolato qui ormai l'idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare, altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene".

I dati del Viminale

In serata dagli uffici del ministero dell’Interno è giunta una precisazione “off the record” che suona come una replica – seppure senza alcuna citazione diretta – al primo cittadino di Milano. 

“Alla provincia di Milano, nel 2023, sono state assegnate 1.371 unità di personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza – fanno sapere fonti del Viminale – con un saldo netto rispetto ai pensionamenti di 179 unità”. Poi un’ulteriore sottolineatura: “Entro i prossimi mesi di giugno e luglio arriveranno 156 nuove unità di Polizia di Stato e Carabinieri”.

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