Poliziotto accoltellato a Lambrate, il lancio di pietre sulla piazza e il taser: ecco cosa è successo

Milano, una donna colpita da un sasso in testa in via Viotti e la chiamata al 112: la ricostruzione dell’aggressione all’agente

Il giaciglio da cui è partito il lancio di pietre alla stazione di Lambrate (Foto Salmoirago)

Il giaciglio da cui è partito il lancio di pietre alla stazione di Lambrate (Foto Salmoirago)

Milano – Un giaciglio di fortuna fatto di cartoni accanto ai binari della stazione di Lambrate sulla massicciata che affaccia su piazza Bottini. È da qui che è iniziato il lancio di pietre verso alcune persone vicino all’ingresso della metropolitana, dal quale è nato poi l’accoltellamento al poliziotto intervenuto

Verso la mezzanotte tra mercoledì 7 e giovedì 8 maggio alcuni sassi e alcuni mattoni vengono lanciati contro i treni in stazione, altri invece sulla strada. Una pietra colpisce alla testa una donna di 55 anni che è di passaggio in via Viotti. È lei a chiamare il 112, prima di essere portata per accertamenti all’ospedale Fatebenefratelli. 

Sul posto arriva la polizia ferroviaria alcune Volanti. Gli agenti salgono le scale fino al binario e bloccano un 37enne di origine marocchina, che però dà in escandescenza: non si placa neanche quando viene colpito col taser. Estrae un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri e colpisce l’agente Christian Di Martino, 35 anni, con tre fendenti. Nel tentativo di bloccare l’uomo restano feriti in modo lieve anche due agenti della Polfer.

Nella mattinata gli agenti hanno effettuato un sopralluogo dove il 37enne dormiva e da dove sarebbe partita la sassaiola: sulla banchina ci sono i cartoni utilizzati come giaciglio, lattine di birra, e alcuni mattoni.

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