SIMONA BALLATORE
Cronaca

Elezioni per il rettorato della Statale, colpo di scena: si ritira Gian Luigi Gatta

Gli sfidanti restano due: Marina Brambilla e Luca Solari, si va direttamente al ballottaggio del 17 aprile

Gian Luigi Gatta, Luca Solari e Marina Brambilla nella sede de Il Giorno (Foto Fasani)

Gian Luigi Gatta, Luca Solari e Marina Brambilla nella sede de Il Giorno (Foto Fasani)

Milano, 8 aprile 2024 – Colpo di scena nella corsa al rettorato della Statale. Gian Luigi Gatta, che al primo turno era arrivato secondo con 753,25 voti, ha comunicato a mezzanotte il ritiro della candidatura, facendo così slittare tutto al ballottaggio, il 17 aprile. Manca ancora il passaggio ufficiale della comunicazione al decano, ma è ormai certo che uscirà di scena il professore di Diritto Penale. Gli sfidanti restano due: Marina Brambilla e Luca Solari. 

Verso il ballottaggio

La prorettrice e professoressa di Linguistica tedesca è al momento in testa, avendo conquistato al primo turno 1.379,75 preferenze. Solari invece, professore di Organizzazione aziendale e direttore della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi, era arrivato ultimo con 544,75 preferenze. Con questa mossa di fatto si conquista un’intera nuova settimana di campagna elettorale che si prospetta molto intensa. E lo sfidante, Solari, chiede già un nuovo incontro pubblico. 

Le motivazioni

“Al primo turno sono stato votato dal 28% degli elettori: 754 voti ponderati pari a 1.033 persone, tra docenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, rappresentanti dei dottorandi e degli studenti – spiega il docente in una lettera alla comunità accademica della Statale – . Il sostegno che ho ricevuto è stato sì importante ma non sufficiente. In più occasioni ho detto pubblicamente che il mio progetto di cambiamento avrebbe avuto bisogno di un sostegno maggioritario. Purtroppo non c’è stato. Se non posso vincere non dipende però da me e, per come vedo le cose, non ha più senso correre. In una competizione elettorale bisogna essere realisti, evitare personalismi, rispettare il responso delle urne e anche sapere uscire di scena. Lo faccio – sia chiaro – senza alcuna condizione e senza appoggiare alcuno dei candidati”.

Poi nella lunga missiva, Gatta spiega meglio: “La prorettrice prof.ssa Brambilla ha ottenuto al primo turno, anche se di poco, la maggioranza dei voti espressi: non è stato sufficiente per vincere al primo turno ma, per il nostro Statuto, lo sarebbe già giovedì prossimo al secondo turno. Ho pensato allora, da giovedì sera, che l’unica possibilità per evitare questo esito molto probabile sarebbe stata quella di compattare il fronte della discontinuità e del cambiamento. La somma dei voti presi da me e dal prof. Solari al primo turno costituisce, infatti, la maggioranza di quelli espressi dal personale docente e dal personale tecnico e amministrativo e bibliotecario. Purtroppo, il prof. Solari, pur essendo arrivato terzo, non si è convinto in questi giorni a fare un passo indietro e a unire le sue forze alle mie. Non c’è dunque la possibilità che io interpreti una candidatura unitaria della discontinuità rispetto all’attuale governance. Esattamente e proprio per questo mi ritiro. Il mio auspicio è che la prossima Rettrice o il prossimo Rettore tenga conto dell’esigenza di cambiamento espressa da così tanti elettori”-

E ancora: “Lasciatemi dire, con un po’ di amarezza, che se esco di scena è perché il coraggio di cambiare – cioè, parliamoci chiaro, di sostenere chi al momento delle elezioni non è al governo dell’Ateneo e non ha il relativo potere decisionale – non è risultato maggioritario, nonostante i tanti aspetti critici della gestione in corso, da molti riconosciuti. Mi auguro che la nostra comunità comprenda in futuro che per innovare bisogna avere il coraggio di cambiare, non essere conservativi e guardare all’interesse superiore dell’Ateneo”.

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