La musica a tutto volume dalle casse su un camioncino, bandiere, nastri colorati di mano in mano ad indicare "rete" e unità di intenti, tante bandiere con i colori della pace, e un unico, solo, unanime coro: "Martesana contro le guerre: si fermi il riarmo". Quasi in mille in marcia per le strade di Gorgonzola, a chiedere la pace: cittadini e famiglie, istituzioni, partiti politici e sindacati, associazioni, gruppi culturali. Non un singolo, ma una rete. Quella di ieri la prima, grande iniziativa pacifista unitaria in area Adda Martesana. Per dire dire no "a un’escalation di armi e sofferenza - così gli organizzatori - che proprio in queste ore sta diventando davvero tanto, tanto pericolosa". Il presidio è stato organizzato nelle scorse settimane. Primo ideatore il Nodo Reti Martesana, gruppo di cittadini, associazioni e realtà impegnate nel sociale, in politica e nella difesa dell’ambiente che fu in prima linea nelle grandi battaglie ambientali e sociali degli anni Novanta, e che ha già promosso nei mesi scorsi eventi e iniziative sul tema della pace. Un nodo e una rete di tante realtà: fra le altre Emergency e Arci, i sindaci di tanti comuni, sindacati di base, partiti politici, associazioni culturali e locali e di zona: "Non c’è un protagonista, non un portavoce. Siamo tanti, e siamo tutti insieme". Il corteo è partito alle 15 di un pomeriggio torrido dal piazzale della stazione della metropolitana. Ha percorso fra canti e slogan, accompagnato da un folto spiegamento di forze dell’ordine, le vie centrali della città, con pause per interventi al microfono davanti al municipio e in piazza. Ha raggiunto l’ex ospedale Serbelloni, oggi casa di comunità, per un’altra significativa sosta, "perché tutto quello che viene speso in armi viene tolto ad altro, sicuramente al welfare. E lo stiamo vedendo molto bene in questi anni così difficili". Un grande striscione ad aprire la manifestazione, "Adda Martesana contro ogni guerra, no al riarmo", in mano ai manifestanti nastri, cartelli e bandiere; a decine anche quelle con i colori della Palestina, a ricordare il martirio di Gaza. L’approdo e il raduno finale in via Bellini, per gli interventi conclusivi. "Un grande successo, siamo felici. Il cuore della Martesana è qui". Al microfono, anche durante la marcia, gli interventi di tanti partecipanti: "Il rischio di scompaginare del tutto - così uno di loro - l’assetto geopolitico e mondiale che, con fatica, e almeno qui da noi, ha garantito la pace, è in questo momento elevatissimo. Riannodare i fili di tutte quelle realtà che sono convintamente contro il riarmo era dunque fondamentale."
CronacaLa Martesana manifesta per la pace. Più di mille in marcia: “No al riarmo”