
Il prossimo 5 luglio l’associazione Cantosospeso si esibirà nell’Arengario. Il coro è stato fondato nel 1987 dall’italo-brasiliano Martinho Lutero Galati.
Opere d’arte, leggi quadri e sculture. Ma non solo. Prossimamente nel Museo del Novecento si potranno anche ascoltare capolavori artistici. Sì, perché l’associazione culturale Cantosospeso ha proposto al Comune, proprietario del Museo nell’Arengario, un progetto di approfondimento culturale legato alla musica e connesso al Novecento internazionale, italiano e milanese: "La realizzazione di performance musicali all’interno del Museo del Novecento in orario di apertura ed a titolo gratuito per il pubblico presente all’interno del Museo", si legge in una determina comunale, la quale, subito dopo, precisa: "La realizzazione del progetto culturale non comporta oneri per la Civica Amministrazione in quanto ogni onere sarà posto a carico dell’Associazione richiedente". Non è finita. "Al pubblico non museale che volesse assistere alle performance musicali sarà consegnato apposito invito quale titolo d’ingresso e che in ogni caso non sarà consentito l’accesso al luogo individuato oltre i limiti di capienza previsti".
Manca un particolare, però, per definire in maniera più precisa la proposta dell’associazione: quando si svolgerà la performance, anzi le esibizioni, al plurale, all’interno del Museo affacciato su Piazza Duomo che è in attesa di raddoppiare nel Secondo Arengario? "La proposta prevede che l’iniziativa si svolgerà in due momenti, uno il 5 luglio 2025 e il secondo, da definire, verso la fine dell’anno", aggiunge la determina.
Ma quando e com’è nata l’associazione che ha proposto la musica tra i capolavori del Novecento. Nel suo sito Internet si legge che "il coro Cantosospeso è stato fondato a Milano nel 1987 dal maestro italo-brasiliano Martinho Lutero Galati, con l’obiettivo di diffondere e far conoscere la bellezza della musica corale colta e popolare e il piacere di cantare insieme, che è anche esercizio di convivenza sociale e integrazione culturale.
Nel suo repertorio brillano per particolare attenzione e ricerca i “canti sospesi” di tutto il mondo, quelli sulla soglia della dimenticanza a causa di guerre, sviluppo tecnologico e leggi del mercato".
Non solo. "L’energia non si distrugge, si trasforma", amava dire il maestro Martinho Lutero Galati, morto inaspettatamente e prematuramente nel 2020. "La sua musica è nei nostri cuori e nelle nostre menti ed è stato un privilegio prendere parte alla creazione dei suoi concerti – c’è scritto nel sito Internet di Cantosospeso –. Ci ha trasmesso la passione per i canti di tutti i popoli e l’energia per continuare sulla strada che ha tracciato. Con infinita gratitudine per l’esperienza musicale e vitale che ci ha regalato in questi anni".