Danilo Coppola, negata l’estradizione in Italia. Chi è l’ex furbetto del quartierino

Famiglia di piccoli imprenditori edili, a fine anni ‘90 il boom sul mercato romano. Poi la collezione di partecipazioni, i grandi progetti e gli arresti

Milano, 24 maggio 2024 – Un po’ Dallas, un po’ Yuppies, un po’ Quei bravi ragazzi. La stagione dei cosiddetti “furbetti del quartierino”, truppa di spregiudicati immobiliaristi e aspiranti scalatori di banche finiti praticamente tutti nelle mire delle procure in giro per l’Italia, è consegnata al passato. I reduci sono ricordati quasi con simpatia, come spesso accade quando sulle inchieste si accumula la polvere del tempo che passa. Epperò, se gli italiani hanno in qualche modo steso un benevolo velo pietoso sulle gesta di manager e faccendieri con in testa il sogno di farsi banchieri, i magistrati si ostinano a “inseguire” chi ha ancora ha ancora sul groppone qualche pendenza con la giustizia tricolore.

È – o meglio, era – il caso di Danilo Coppola, il “dominus” della riqualificazione del quartiere Porta Vittoria, condannato in via definitiva a una pena di sei anni per bancarotta. Era perché gli Emirati Arabi Uniti, dove l’immobiliarista risiede, hanno negato l’estradizione del finanziere in Italia, come annunciato in un video sui Instagram.

Chi è Danilo Coppola

Danilo Coppola (Archivio)
Danilo Coppola (Archivio)

Nonno e padre (piccoli) imprenditori edili, Danilo eredità l’attività di famiglia a 28 anni, quando ancora è studente di Giurisprudenza. Abbandona l’università e si getta nel mondo degli affari. La crescita è impetuosa. Coppola si concentra sul mercato romano, costruendo centinaia di appartamenti, fra il 1995 e il 2000. Stabilisce contatti, stringe amicizie, intesse relazioni.

Le partecipazioni

Nel nuovo secolo inizia a collezionare piccole quote di soggetti di grande rilievo sul piano nazionale, pratica che gli consente l’iscrizione nel gruppo dei “furbetti”. Sono stati suoi il 5% di Bnl, quasi il 5% di Mediobanca, una micro partecipazione nella AS Roma. Prosegue anche con la spesa di immobili di lusso: l’hotel Cicerone, comprato dall’ex presidente giallorosso Franco Sensi, il Daniel’s in piazza di Spagna, il Grand Hotel di Rimini.

Immobiliarista rampante

Nel 2005 Coppola cerca il colpo grosso. Acquisisce il 65% della società immobiliare Ipi, di proprietà dell’imprenditore piemontese Luigi Zunino, che all’epoca ha in pancia l’ex Falck di Sesto San Giovanni, una delle più grandi aree dismesse italiane.

I progetti per la riqualificazione sono imponenti, ma si interrompono bruscamente nel 2007 quando Coppola viene arrestato con l’accusa di aver distratto all’erario oltre sette milioni di euro, attraverso una sua società. Quella vicenda di si concluderà nel 2013, con una assoluzione con formula piena per l’imprenditore romano.

Porta Vittoria, gioie e dolori

Nel 2010 Coppola, uscito di cella e sgravato anche della misura dei domiciliari, sana il suo debito con il fisco, versando 200 milioni di euro e ottiene un prestito dal Banco Popolare di 210 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere Porta Vittoria, grande area in uno degli snodi fondamentali della cartina geografica milanese.

La riqualificazione va in porto, ma Coppola viene arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta di imposte. Nel corso degli anni il Banco Popolare, finanziatore dell’impresa, ha accumulato contenziosi per centinaia di miliondi di euro con il gruppo Coppola. La condanna a 7 anni – ridotta a 6 anni, 2 mesi e 12 giorni al netto della detenzione preventiva – viene confermata nel 2022 dalla Corte di Cassazione. 

Gli ultimi anni

Danilo Coppola non è più in Italia. Si divide fra Svizzera ed Emirati Arabi Uniti. Proprio ad Abu Dhabi, a dicembre, è stato arrestato su mandato di cattura internazionale e successivamente rilasciato. Ora è arrivato anche il no all’estradizione.

In mezzo ci sono stati una condanna in primo grado (per il processo Porta Vittoria bis), l’avvio del processo Proelios e un primo no all’estradizione, stavolta dalla Svizzera, per la vicenda Proelios.