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Milano-Cortina e il sogno di una tregua olimpica: “Dobbiamo riconoscere il potere dello sport”

L’auspicio di Kirsty Coventry, presidente del Cio. “Sarebbe incredibilmente importante riuscire a fermare i conflitti”. Ma è polemica per la presenza di Israele nel Comitato olimpico internazionale

Kirsty Coventry, presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio)

Kirsty Coventry, presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio)

Milano, 18 settembre 2020 – Una tregua olimpica in occasione di Milano-Cortina 2026, come nell’antica Grecia, quando in occasione dei Giochi si facevano tacere le armi.

E’ l’auspicio di Kirsty Coventry, ex atleta oggi presidente del Cio, il Comitato olimpico internazionale, in questi giorni a Milano per la Commissione di coordinamento del Comitato olimpico internazionale (CoCom) per i giochi invernali del prossimo febbraio. “Sarebbe incredibilmente importante riuscire a fermare i conflitti – ha detto – dobbiamo riconoscere il potere dello sport e il ruolo fondamentale che può avere nel corso della storia. Il motivo per cui il movimento olimpico è sopravvissuto così a lungo è perché ha saputo mostrare il meglio dell'umanità”. 

Il riferimento è oovviamente innanzitutto alle guerre a Gaza e in Ucraina, e a tal proposito non sono mancate polemiche per la presenza di Israele nel Cio visto che Russia e Bielorussia sono state bandite. “Va ricordato che il Comitato olimpico russo ha violato lo statuto annettendo alcune regioni di un altro Comitato olimpico - ha ribattuto Coventry in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – con Israele e Palestina è diverso, i loro Comitati non sono in conflitto, parlano costantemente con noi. Seconda cosa, lo sport è un posto aperto a tutti e generalmente gli atleti non hanno alcun controllo su ciò che i loro governi fanno o dicono”.

“Dobbiamo trovare un modo per garantire a tutti di partecipare nel miglior modo possibile, senza mettere nessuno in pericolo”, ha aggiunto la presidente del Cio, che allo stesso tempo non si dice preoccupata per le possibili proteste durante i Giochi. “Siamo preparati e lavoriamo a stretto contatto con il comitato organizzatore e il Governo italiano per garantire che tutti siano al sicuro. È una priorità”. Quanto a Milano-Cortina 2026, le prime Olimpiadi diffuse nella storia a cinque cerchi, Conventry è sicura che "saranno bellissime”.