“Se domani non torno, sorella distruggi tutto”, cortei di protesta per Giulia Cecchettin da Milano a Brescia: luoghi e orari

La rivolta delle donne dopo l’ennesimo femminicidio. Flash mob di “Non una di meno” in vista della manifestazione nazionale del 25 novembre a Roma

Biglietti e fiori davanti a casa di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni

Biglietti e fiori davanti a casa di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni

"Se domani non torno a casa, distruggi tutto". Una frase che è un grido di dolore, un proclama di ribellione alla violenza degli uomini e l’incipit di una lettera del 2011 attribuita a Cristina Torre Cáceres e indirizzata alla madre, pensata sull'ondata di violenze contro le donne nell'America Latina. Una frase che la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha condiviso sui social per dire basta.

Basta donne ammazzate, basta violenze di genere. Giulia è la 105esima vittima in questo 2023 non ancora finito. E allora ecco che in tutta Italia le donne si mobilitano e nel nome di Giulia scendono in strada. Da Brescia a Milano cresce l’onda delle proteste in vista della manifestazione nazionale del 25 novembre a Roma.

“Non una di meno” Brescia dalle sue pagine social ha chiamato tutte a raccolta, oggi pomeriggio alle 18 in Piazzetta, per una “Passeggiata determinata contro i femminicidi”. “Torniamo marea, e se non sarà per amore sarà per rabbia” si legge nel post del movimento. Flash mob sono in programma anche a Milano, dov’è ancora fresca la ferita lasciata dal femminicidio  di Giulia Tramontano. E anche Francesco Ebbasta regista dei The Jackal ha ricordato Giulia con un messaggio sui social: “Maschi, spero impareremo ad avere paura di noi stessi. Spero troveremo il coraggio di mettere tutto in discussione. Quel coraggio necessario ad aver paura di noi stessi, maschi, e a poterlo raccontare

Mentre a Bergamo si terrà una fiaccolata per Giulia venerdi 24 novembre, alle 18, il corteo partirà da piazzale Marconi, davanti alla stazione ferroviaria, e percorrerà viale Papa Giovanni XXIII fino a largo Porta Nuova, per poi svoltare verso piazza Matteotti e via XX settembre. La manifestazione si concluderà in piazza Pontida. L'iniziativa, sottolineano i promotori, è di carattere spontaneo, non ci sono sigle, e vuole radunare più persone possibile che condividano il dolore per l'ennesima donna uccisa da un uomo e il desiderio urgente di gridare: “Siamo stanche di violenza maschile. Basta femminicidi. Vogliamo restare vive”.