Coronavirus in Lombardia, il giorno più nero: "Siamo allo stremo"

La Regione rivendica le misure restrittive e mette a disposizione alloggi per chi non può isolarsi in casa

Coronavirus, personale medico

Coronavirus, personale medico

Milano, 22 marzo 2020 - La Lombardia si risveglia in una prima domenica di primavera triste e surreale, tra lo choc dei 546 morti di coronavirus in 24 ore e la speranza che le nuove misure annunciate a tarda sera dal Governo, e anticipate nel corso della giornata dalla Regione, possano davvero cominciare ad arginare il diffondersi di un contagio che aumenta drammaticamente di giorno in giorno. "Misure necessarie e inevitabili. Finalmente!", ha commentato il governatore Attilio Fontana dopo la decisione dell'Esecutivo. 

I numeri

Ieri i numeri erano terribili: 25.515 contagiati, 3.251 in più rispetto al giorno precedente, con 8.258 rivoverati (+ 523) dei quali 1.093  in terapia intensiva. I morti erano saliti a 3.095, con appunto 546 nuovi decessi nel gito di 24 ore. Il maggior numero di contagi è sempre concentrato nella Bergamasca e nel Bresciano. Erano 5.869 i contagiati in provincia di Bergamo, 715 più del giorno precedente, mentre a Brescia  5.028, in crescita di 380 unità. Nella città metropolitana di Milano i positivi erano 4.672 (+868); di questi, 1.829 solo nella città di Milano, in crescita di 279 sul giorno precedentre. A Cremona i positivi erano 2.733 (+341), nel Lodigiano 1.693 con appena 96 casi in più, ulteriore segnale che la strada della chiusura, come attuata nella zona rossa del Basso lodigiano, è la direzione da seguire.

Fontana: "Siamo allo stremo"

"Siamo arrivati allo stremo, anche dal punto di vista fisico, del nostro personale sanitario. Dobbiamo far sì che i numeri si riducano e che il contagio si riduca. Che che la linea vada in discesa e non in salita". Così il governatore Fontana nel corso di una diretta Facebook nel primo pomeriggio odierno, domenica 22 marzo, per fare il punto della sitazione. L'ordinanza che la Regione Lombardia ha annunciato ieri sera contro l'emergenza coronavirus "credo sia la più restrittiva che si possa emanare nell'ambito di quelle che sono le competenze regionali. Più di così non potevamo fare e lo abbiamo fatto, convinti che l'unica strada" per vincere l'epidemia sia "far capire alla gente che deve rimanere a casa".

Fontana ha quindi annunciato che "domani assumiamo una delibera per rafforzare l'assistenza domiciliare, per fare in modo che ci sia una maggiore partecipazione anche dei medici di base nell'essere presenti e nell'assistere a situazioni poco gravi che possono essere risolte all'interno delle case. Grazie al cielo c'è stata la disponibilità dei medici medicina generale".  "E' chiaro che non possiamo farci direttamente carico - ha precisato - di tutte le persone asintomatiche o sintomatiche in modo leggero, perché non ci sono gli spazi. Bisogna fare in modo che nelle proprie abitazioni facciano delle scelte rispettose di tutte le esigenze: del malato e degli altri, per evitare di contagiarli".

Alloggi per la quarantena

Sul tema del rimanere in casa ha parlato il  il vicepresidente di Regione, Lombardia, Fabrizio Sala. "E' positivo il dato della mobilità - ha detto - che continua a scendere. Siamo arrivati ieri al 32% rispetto a una giornata normale precrisi. Con questa ordinanza sara' poi importante valutare attentamente la parte dei giorni feriali. E crediamo che la mobilitò scenderà molto". Inoltre, Sala ha annunciato che domani sarà presa "una delibera di Giunta con cui metteremo a disposizione di chi non può isolarsi a casa degli alloggi attraverso alberghi e strutture che stiamo valutando insieme ai prefetti e alla Protezione civile". "Chiaramente l'adesione sarà su base volontaria", ha specificato. 

Arrivano 16 ventilatori polmonari

Alle 2 della scorsa notte è atterrato a Orio al Serio un C-130 dell'Aeronautica militare con 16 ventilatori polmonari acquistati e importati dall'organizzazione non profit milanese ' Hope Onlus'. I macchinari saranno installati presso le terapie intensive di Bergamo, Sondalo (Sondrio) e Milano. Hope Onlus , specializzata in progetti sulla salute e sull'educazione in Medio Oriente, aveva già donato 7 ventilatori polmonari e ne donerà altri 26 nei prossimi giorni. Fra lunedì e martedì donerà e consegnerà anche 11 ecografi portatili agli ospedali lombardi.

Un hotel per la quarantena

A Milano il Comune ha annunciato che le circa 300 camere del Michelangelo Hotel, di fronte alla stazione Centrale, saranno dedicate ai pazienti dimessi dagli ospedali ma non ancora del tutto 'negativizzati', così che potranno affrontare in sicurezza e assistiti da personale sanitario il decorso del Covid-19, senza però intasare gli ospedali. Guido Bertolaso, consulente del governatore Fontana per l'emergenza, ha invece fatto sapere che entro la fine della settimana prossima dovrebbero aprire i primi quattro moduli dell'ospedale alla Fiera di Milano. 

 

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