
Milano, 4 luglio 2023 – Il ribaltone è arrivato in secondo grado. I giudici d’Appello della Corte dei Conti hanno cancellato la sentenza di assoluzione emessa dai colleghi lombardi nel novembre 2021 e condannato il professor Giuliano Dall’ò, docente di Fisica tecnica ambientale al Politecnico, a versare più di 135mila euro al suo ateneo.
Così il sessantasettenne, tra i massimi esperti italiani di sostenibilità ambientale, è finito nel lungo elenco di professori universitari che in questi anni hanno dovuto fronteggiare maxi risarcimenti per i rispettivi poli accademici di appartenenza. Il motivo: consulenze e contratti esterni ritenuti incompatibili con l’insegnamento a tempo pieno.
Nel caso di Dall’ò, gli investigatori della Finanza hanno acceso i riflettori su 17 incarichi assegnati al docente tra il 2012 e il 2016, con incassi complessivi pari a 145.543,24 euro.
Se in primo grado i giudici avevano parlato di "numeri non ingenti né abnormi, che fanno propendere per un’attività esterna limitata, svolta in modo non sistematico né tale da intralciare le ordinarie funzioni di docente", in appello la valutazione è completamente cambiata. I giudici hanno analizzato uno per uno gli incarichi sotto la lente, eccezion fatta per due da 10mila euro complessivi: dallo studio commissionato dalla ditta che ha realizzato la nuova funivia del Monte Bianco alla brochure "a supporto del piano di comunicazione aziendale" di un’impresa, dalla perizia tecnica per conto di una Fondazione ai tre incarichi affidatigli dalla Bocconi per il progetto del campus nell’ex Centrale del latte.
"Fermo restando il contenuto effettivo delle singole prestazioni – la motivazione –, ritiene il Collegio che il numero complessivo di incarichi esterni svolti nell’arco temporale di cinque anni, tutt’altro che inconsistente, la significativa remuneratività media annuale dell’attività stessa e l’utilizzo abituale e continuativo della partita Iva in costanza di iscrizioni all’albo degli architetti siano circostanze che concorrano a confermare la natura professionale dell’attività esterna, portando a ritenere che, da un punto di vista globale, la stessa sia stata tutt’altro che occasionale e saltuaria, connotandosi viceversa, per abitualità, se non sistematicità, di svolgimento".