NICOLA PALMA
Cronaca

"Incarichi e incassi non abnormi" Consulenze, assolto il prof Dall’ò

L’architetto e docente del Politecnico accusato dai pm contabili di aver percepito 145mila euro extra in 5 anni

di Nicola Palma

"Non si ravvisano le caratteristiche di continuità e abitualità né quegli indici sintomatici che connotano l’attività libero-professionale (vietata)". È la motivazione che ha spinto i giudici della Corte dei Conti della Lombardia ad assolvere l’architetto Giuliano Dall’ò, docente di Fisica tecnica ambientale al Politecnico, finito sul banco degli imputati come tanti altri colleghi con l’accusa di aver incassato soldi tra il 2012 e il 2016 da incarichi ritenuti incompatibili con il ruolo di professore ordinario a tempo pieno. A differenza di altri accademici (il caso più eclatante è quello dell’ingegnere Marco Anghileri, condannato in Appello a risarcire 774mila euro), Dall’ò non dovrà ridare un euro al suo ateneo. Secondo quanto accertato dagli investigatori della Guardia di Finanza, l’architetto sessantaseienne originario della bellunese Mel ha fatturato in cinque anni 145.543 euro (dai quasi 15mila euro da un condominio di Basiglio ai 48.884 dalla Bocconi).

Così nel 2020 la Procura contabile lo ha accusato di aver "violato la normativa che disciplina la materia degli incarichi esterni dei professori universitari, la quale espressamente vieta ai docenti a tempo pieno l’esercizio di attività professionale". Dal canto suo, Dall’ò ha replicato sostenendo "che gli incarichi contestati rivestivano natura di attività consulenziale tecnica-scientifica", e quindi in linea con quanto stabilito dalla legge Gelmini del 2010 e dal Regolamento rettorale del 2011. Inoltre, per i legali dell’architetto, sia i 19 incarichi affidati da 13 committenti diversi in un quinquennio sia "l’incidenza percentuale dei compensi rispetto al reddito complessivo" del sessantaseienne rappresentano "numeri non ingenti né abnormi, che fanno propendere per un’attività esterna limitata, svolta in modo non sistematico né tale da intralciare le ordinarie funzioni di docente".

I giudici si sono interrogati sul solito dilemma: gli incarichi svolti da Dall’ò vanno considerati"come vera e propria attività professionale"? "No", la risposta che emerge dalla sentenza pubblicata nei giorni scorsi. "Si tratta di studi, consulenze, partecipazione e supporto nella predisposizione di elaborati tecnici – il dispositivo –. A tali attività, rese essenzialmente nel campo della pianificazione e valutazione energetica nell’impiantistica e dell’efficientamento termico degli edifici, il professor Dall’ò era chiamato in qualità di studioso ed esperto delle discipline insegnate; le stesse si concludevano “con un parere, una relazione o uno studio”". Conclusione: assolto.