DANIELE DE SALVO
Cronaca

Statale 36, tratte super trafficate con gallerie da rifare: il ‘Grande raccordo anulare lombardo’ conta anche 100mila mezzi al giorno

Sono in corso interventi da milioni di euro: il Quarto ponte a Lecco, potenziamento degli svincoli, la messa in sicurezza tra Giussano e Carate, il consolidamento della galleria Monte Piazzo

I cantieri nella galleria Monte Piazzo Una volta consolidato come spiegato dai vertici di Anas il tunnel avrà una vita massima di circa una quindicina d’anni

I cantieri nella galleria Monte Piazzo Una volta consolidato come spiegato dai vertici di Anas il tunnel avrà una vita massima di circa una quindicina d’anni

Lecco – È il Grande raccordo anulare della Lombardia. È la Statale 36 del lago di Como e dello Spluga, che attraversa metà della regione, dalle porte di Milano fino a quelle della Valtellina. È tra le strade più trafficate di tutta Itala, come il Grande raccordo anulare o la Statale Adriatica.

In alcuni tratti la calcano mediamente ogni giorno almeno centomila automobilisti e camionisti: 97.500 automobilisti e 3.400 camionisti all’altezza di Monza; 96.600 automobilisti e 4.300 camionisti a Desio; 91mila mezzi leggeri e 3.750 pesanti a Giussano. A Costa Masnaga transitano 56mila auto e 2.800 camion; 67mila automobilisti e 2.200 camionisti a Lecco. Poi, a nord della città dei Promessi sposi, il traffico diminuisce, ma resta comunque sempre sostenuto. Ad Abbadia Lariana il conto è di 19.500 automobilisti e 1.450 camionisti; a Novate Mezzola, all’imbocco della provincia di Sondrio, poco più di 10mila automobilisti e poco meno di 200 camionisti; a San Giacomo Filippo 3mila veicoli leggeri e una ventina di mezzi pesanti.

I numeri sono in costante aumento. Il 21 di marzo, un venerdì, ad esempio sulla 36, al confine tra le province di Lecco e di Monza, solo di giorno, dalle 6 di mattina alle 22 di sera, sono stati contanti 116.547 automezzi, più altri 15.407 di notte per un totale di 132mila veicoli. Sono cifre simili a quelle del Raccordo anulare appunto, o all’Adriatica. Poi c’è il Raccordo della Valsassina della Statale 36, la SS 36 dir, con 12.400 mezzi leggeri al giorno e quasi 300 mezzi pesanti. Sulla Statale 38, in Valtellina, prosecuzione della 36. A Castione Andevenno le auto in transito sono invece 20.400 e più di 800 i camion, mentre a Grosio i veicoli leggeri di passaggio sono 8mila e più di 300 quelli pesanti, mentre sulla Variante di Morbegno gli automobilisti che la percorrono sono 17.500 e gli automobilisti un migliaio.

Tanti, troppi, per un arteria, la 36, progettata e realizzate nel corso del tempo con tecniche ormai superate. Lo sanno bene quanti ogni week end sono costretti a restare in coda fino a 4 ore per tornare a casa dall’Alto Lago. Per “aggiornarla” sono in corso interventi da milioni di euro: il Quarto ponte a Lecco, potenziamento degli svincoli, la messa in sicurezza tra Giussano e Carate, il consolidamento della galleria Monte Piazzo tra Dorio e Colico, punto debole che durerà 15 anni.