
Un allestimento artistico all'interno della Biblioteca Sormani, sede principale del sistema bibliotecario milanese
Milano – La Direzione Cultura del Comune quest’anno ha attivato la Licenza Ombrello per il Sistema Bibliotecario di Milano. I termini burocratici “Licenza Ombrello" risultano indecifrabili a una prima lettura, ma si possono tradurre con questa semplice formula: proiezione continua di film all’interno delle biblioteche cittadine. Palazzo Marino, in passato, ha utilizzato questa licenza solo per tre biblioteche e esclusivamente per alcune iniziative specifiche tipo cineforum. Nel 2025, invece, la Direzione Cultura ha deciso di estendere la Licenza Ombrello a tutte le biblioteche civiche, una mossa che ha l’obiettivo di moltiplicare le proiezioni di film all’interno degli spazi culturali comunali. Oltre ai servizi tradizionali come la consultazione e il prestito di libri e l’utilizzo delle sale letture per consultare i volumi o per studiare, dunque, le biblioteche civiche puntano a diventare spazi per il cinema.
Ma che cos’è, esattamente, la Licenza Ombrello? Si tratta di un’autorizzazione annuale richiesta da biblioteche e altri enti per la proiezione di film in pubblico, consentendo un numero illimitato di proiezioni gratuite riservate agli iscritti o ai soci, senza bisogno di reportistica. Questa licenza è necessaria per rispettare il Diritto d’Autore e include l’uso di film da formati home video (DVD, Blu-ray, streaming) e l’accesso alla piattaforma streaming MPLCgo. Di solito si concretizza con un contratto di 12 mesi che autorizza le biblioteche a organizzare proiezioni di film per i propri utenti, purché queste siano gratuite e non promosse esternamente.
Il Comune di Milano ha già chiesto e ottenuto la Licenza Ombrello per il 2025 e ha intenzione di rinnovarla anche per il 2026. Ciò consentirà alle associazioni culturali di poter proporre la proiezione di film in tutte le biblioteche civiche, senza restrizioni. Come accennavamo sopra, un servizio in più per provare ad ampliare il bacino d’utenza delle strutture culturali comunali, una rete costituita dalla sede centrale alla Sormani, da 24 sale rionali e dal Bibliobus itinerante.
Le biblioteche comunali sono spazi vivi e frequentati, come mostrano gli ultimi dati forniti dal Sistema bibliotecario di Milano. Nei primi sei mesi del 2025, i prestiti sono stati 507.142, in linea con quelli del 2024 (518.677) e più di quelli del 2023 (484.699). Quali sono le biblioteche con più ritiri tra gennaio e giugno 2025? La Sormani (43.125), seguita da Lambrate (41.261), Venezia (33.043), Sicilia (32.947) e Crescenzago (28.280). I libri e gli stampati restano maggioritari: 450.968 prestiti.
Il numero delle utenze generali è in aumento: rispetto alle 52.600 del primo semestre del 2023 e alle 56.069 dello stesso periodo del 2024, quelle registrate tra gennaio e giugno di quest’anno sono state 57.160. Di questa quota, oltre il 65 per cento riguarda donne.