
La libraia Silvia Neri con la mascotte della libreria Giovedì che la accompagna anche nelle scuole (Ansa/Davide Canella)
MILANO – Costi d’affitto e di gestione diventati insostenibili: ad agosto si spegne una luce forte in via Tadino, una luce che era riuscita a illuminare persino i tempi bui della pandemia, quando si era capito che sì, i libri sono beni essenziali, di prima necessità. La Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi di Milano abbassa la saracinesca al civico 53 e cerca una nuova casa milanese, mentre conserva quella bresciana, in via San Bartolomeo.
Ad annunciare la “decisione sofferta e inevitabile” è Renata Gorgani che, oltre a essere amministratrice delegata e direttrice editoriale de “Il Castoro“, è presidente della storica e rivoluzionaria libreria, creata nel 1972 da Gianna Vitali e Roberto Denti proprio a Milano. Qui trovarono terreno fertile per la primissima libreria d’Italia specializzata in letteratura per bambini e ragazzi. E fa male sapere che dal primo agosto quella luce si spegnerà seppur - l’obiettivo è questo - per riaccendersi prima possibile, sempre a Milano.
Una decisione “dovuta a un affitto e a costi di gestione e mantenimento degli spazi non più sostenibili”, conferma Gorgani, che aggiunge che la situazione è stata “condivisa da tempo con i quattro librai Fausto Boccati, Costanza Faravelli, Fulvia Grassi e Silvia Neri, che tuttora stanno portando avanti le attività e il lavoro della libreria con la passione e la dedizione di sempre”. Sono le quattro colonne portanti della Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi, una bussola per le famiglie milanesi e i più piccoli, insieme alla mascotte “Giovedì”, una scimmietta che li ha accompagnati in questi anni, dai tempi della “Didattica a distanza“ e delle video-letture ai ritrovati incontri in presenza, sempre partecipatissimi e attesi.
“Ci auguriamo che questa sia una pausa breve nella nostra attività e di tornare presto ad annunciare la riapertura – sottolinea la presidente Renata Gorgani –. Quello che vogliamo non è soltanto individuare una sede nuova e più adatta, ma rivedere il progetto stesso di libreria che ha oggi bisogno di una visione ancora più ampia e innovativa”. E che già oggi supera i confini della città e dissemina cultura nelle scuole, andando oltre il concetto di libreria, organizzando laboratori, gruppi di lettura (e di scrittura), occupandosi di formazione per insegnanti e bibliotecari, collaborando con radio e teatri. Il tutto nel segno dei due visionari fondatori che dal 2007 sono stati affiancati anche da “Il Castoro“ in questo cammino che non si è fermato dopo la loro scomparsa (Roberto se n’è andato nel 2013, Gianna tre anni dopo). E che non può fermarsi ora. La Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi cerca casa, cerca futuro. Nel frattempo, martedì primo luglio alle 17.30, invita grandi e piccini in via Tadino 53 per un aperitivo. Non per una festa d’addio, ma un “arrivederci“. Milano non può perdere un pezzo di storia.