Chiara Ferragni sul Financial Times per il pandoro-gate: “La star dei social deve affrontare domande spinose”

Milano, anche il quotidiano della City si occupa del caso Balocco. L’esperto: "Il rischio reputazionale è tutto. Ecco perché i marchi vogliono distanziarsi dall’influencer”

L'articolo sul Financial Times e Chiara Ferragni

L'articolo sul Financial Times e Chiara Ferragni

"La star italiana dei social media deve affrontare domande spinose sulla frode delle torte di beneficenza". Così il Financial Times titola un lungo articolo sul caso Ferragni e il pandoro-gate che sta scuotendo dalle fondamenta l’impero dell’influencer e imprenditrice digitale, indagata dalla Procura di Milano assieme ad Alessandra Balocco, presidente e ad della nota azienda di dolci, con l'accusa di truffa aggravata per la vendita del pandoro Balocco Pink Christmas del 2022.

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L’esperto: “La Ferragni era concepita come qualcosa di integro”

Nell'edizione online, il quotidiano della City dedica un lungo articolo alla vicenda e ricostruisce le diverse vicissitudini che sta attraversando Chiara Ferragni, dall’ultima in ordine di tempo, la class action lanciata dal Codacons e le prime 250 segnalazioni di consumatori alla fuga degli sponsor (Safilo e Coca-Cola su tutti, che hanno bloccato le campagne pubblicitarie programmate) fino al crollo dei follower: dal 12 dicembre a oggi l’influencer ne avrebbe persi oltre 226mila, niente in confronto ai numeri che può comunque vantare. Ma è pur sempre un pessimo segnale, soprattutto se associato ai guai giudiziari. Su tutto viene citato il parere di Rupert Younger, direttore del Centre for Corporate Reputation dell'Università di Oxford: "Il rischio reputazionale è tutto – afferma l’esperto –. Per i marchi, la Ferragni è concepita per essere qualcosa di integro, positivo e stimolante a cui associarsi. E' facile capire perché vogliano distanziarsi".

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Rischio effetto domino per l’influencer

Il rischio adesso è che altri sponsor seguano le orme di Safilo e Coca-Cola. Il colosso degli occhiali già a dicembre ha annunciato lo stop dell'accordo di licenza con Ferragni per la produzione e la distribuzione di occhiali da sole e da vista a marchio dell'influencer. Una decisione assunta a causa di "violazioni di impegni contrattuali" da parte di Ferragni. La multinazionale statunitense della bibita più famosa del mondo ha invece "sospeso" lo spot pubblicitario girato nel dicembre scorso, che sarebbe dovuto andare in onda a partire dalla fine di gennaio. E l'effetto domino si riversa anche in parte sul negozio milanese di Chiara Ferragni. In pieno periodo di saldi, nello store a due passi da corso Como e dal Bosco Verticale, di gente se ne vede ben poca. A questo 'disamore' per l'influencer si potrebbe presto aggiungere la lunga lista di colossi del fashion e del lusso che collaborano da anni con l’imprenditrice digitale, come Tod's, Calzedonia, Intimissimi, Morellato, Pantene, Nespresso e Arval Cosmetici, che nel dicembre scorso ha stretto una partnership con Ferragni per tutto il 2024.