Chi è il rapinatore di Milano: 23 anni, marocchino, senza dimora, con precedenti

Il giovane si chiama Abrahman Rhasi, ha aggredito diverse donne e accoltellato sei persone: un mese fa era stato denunciato per furto con strappo

Ha rapinato diverse donne, accoltellando e ferendo sei persone. L’autore delle aggressioni avvenute lunedì pomeriggio nella zona della stazione Centrale di Milano si chiama Abrahman Rhasi, ha 23 anni, è di origine marocchina, risiede irregolarmente in Italia senza fissa dimora e risulta avere precedenti. Il mese scorso era stato denunciato per furto con strappo. Dopo essere stato arrestato nel tardo pomeriggio, è stato portato all’ospedale Fatebenefratelli e poi trasferito al carcere di San Vittore. Tutte le vittime sono state dimesse con prognosi che vanno dai 5 ai 21 giorni.

I precedenti del rapinatore

Nello scippo avvenuto il 6 febbraio il giovane aveva rubato uno smartphone a un uomo su un autobus della linea 90. Stando alle prime informazioni, il marocchino era stato fermato nel tardo pomeriggio dalla polizia ferroviaria di Rogoredo come persona molesta a bordo di un treno regionale Saronno-Lodi.

Nel corso del controllo, gli agenti gli avevano trovato addosso un telefono cellulare, poi risultato rubato al legittimo proprietario al mattino. In quell’occasione, il ventitreenne, sprovvisto di documenti, era stato fotosegnalato per la prima volta in Italia. Dopo la denuncia, era stato trasportato al Policlinico San Donato perché in stato di alterazione e dimesso il giorno dopo.

L’aggressione a Milano Centrale

Non si conosce ancora la sua identità, né quando sia arrivato in Italia. Durante le aggressioni a scopo di rapine messe in atto contro diverse passanti, il ragazzo sembrava visibilmente ubriaco. Nell’arco di pochi minuti, ha messo a segno una serie di colpi in sequenza, minacciando cinque donne con un coltellino multiuso e ferendole in modo lieve. Una delle donne che ha cercato di fuggire è stata colpita con un pugno in faccia.

La violenza più grave è avvenuta quando un uomo di 68 anni ha cercato di aiutare una coppia di fidanzati assaliti dal giovane: l’uomo è stato colpito dal coltello alla spalla, è caduto picchiando la testa ed è stato poi ricoverato in codice rosso. Il rapinatore è stato fermato dopo l’intervento di alcuni poliziotti motociclisti. Dopo l’arresto, gli agenti di polizia gli hanno trovato addosso tre cellulari, dei contanti, e un astuccio con diverse carte di credito: il bottino delle rapine.

I reati a Milano

La città di Milano è quella dove avvengono più reati in Italia. Secondo i dati dell’Istat, i reati denunciati diminuiscano da diversi anni, ma il capoluogo lombardo rimane più insicuro, ad esempio, di Roma, Torino e Napoli. Nel 2022 le rapine sono aumentate del 24 per cento e gli scippi del 18 per cento.

Contrariamente al comune sentire, i delitti avvengono sia in centro che nelle periferie. Ma alcune zone e strade sono più pericolose, soprattutto di notte. La zona della stazione Centrale, dove sono avvenute le aggressioni, è considerata una delle zone peggiori, insieme a Quarto Oggiaro, Giambellina-Lorenteggio, Corvetto, San Siro e via Padova.

Le reazioni della politica

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto che in giornata risentirà il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: “Con lui condividerò la necessità di avere più risorse, più persone in divisa in città”. Intanto, il segretario della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini fa sapere di stare lavorando per “più agenti, più telecamere, più controlli, più espulsioni, più sicurezza. Nonostante critiche e attacchi di certa sinistra che anche oggi fa finta di niente”.

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