Una casa per gli studenti a Milano: fondo per gli affitti a canone concordato e un freno ai B&B

Le contromosse di Comune, Regione, rettori e studenti e l’appello a Roma Entro 10 giorni incontro con associazioni dei piccoli proprietari e i sindacati

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, durante l'incontro con politici, rettori e studenti

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, durante l'incontro con politici, rettori e studenti

Milano, 12 maggio 2023 – “Milano è la punta dell’iceberg. L’intervento del governo sul caro affitti sarebbe importantissimo, ma noi non possiamo aspettare".

La giornata si era aperta così, col sindaco Giuseppe Sala che dalla città simbolo della protesta contro il caro-affitti convocava d’urgenza un primo vertice a Palazzo Marino con gli assessori regionali e comunali, i rettori degli atenei pubblici e privati e una delegazione di studenti, con in prima linea Ilaria Lamera, che con la sua tenda ha dato il “la“ alla protesta diffusa, circondata da rappresentanti di liste diverse, da UniSì a Obiettivo Studenti, dalla Terna a Udu.

Tra loro anche un rappresentante dei giovani lavoratori, il fotografo di moda Yuri Catalano: "Perché il problema è di tutti. E non vogliamo rinunciare al sogno Milano". Si comincia dai numeri: 220mila studenti, 70mila fuorisede (+30% negli ultimi dieci anni); 11.535 posti letto (3.007 a tariffa libera, 1.986 a tariffa convenzionata e 6.542 gestiti dalle università); 6.097 posti in costruzione e altri 8.723 in fase di istruttoria. I conti non tornano ancora: il coinvolgimento del privato è d’obbligo. Ma a non tornare sono pure i prezzi: a Milano in media una camera singola costa 628 euro al mese.

Canone concordato

Le contromosse partono da qui: "Sul breve periodo dobbiamo aggiornare le condizioni del canone concordato - fa il punto l’assessore Pierfrancesco Maran al termine del summit - con Città Metropolitana promuoveremo un incontro delle parti sociali (le associazioni dei piccoli proprietari e i sindacati) entro 10 giorni per aggiornare lo strumento che consente ai proprietari di pagare la cedolare secca il 10% e la metà dell’Imu se affittano entro i massimali dell’accordo". L’obiettivo è individuare per la prima volta una tariffa concordata per le stanze in affitto agli universitari. Per gli altri punti si bussa a Roma, indirizzando tre richieste. La prima: normare gli affitti brevi turistici che portano via una fetta di appartamenti agli studenti. "La tassazione agevolata in cedolare secca ha portato maggiori introiti per lo Stato - ricorda Maran -. Se un miliardo fosse destinato a un fondo di sostegno affitti nazionale si potrebbero supportare 420 mila nuclei familiari e studenti con un contributo fino a 200 euro al mese".

Edifici sfitti

Si guarda poi agli edifici sfitti: "Il Pnrr individui 300 milioni di euro per azzerare lo sfitto negli edifici pubblici di Aler, Mm e altri enti e ridurre così la pressione abitativa". Da Milano si chiede un tavolo nazionale sugli affitti. "Mi sembrano buone proposte sia per il breve che per il lungo termine, ma servirà l’aiuto del Governo. Vogliamo la collaborazione con i vari livelli istituzionali", commenta Ilaria Lamera, ricordando che gli studenti dovranno "necessariamente essere presenti" ai prossimi step.

Assessore Paolo Franco

"Siamo a disposizione per continuare questo lavoro insieme al Comune e alle Università, partendo da una logica di condivisione e di collaborazione istituzionale", ribadisce l’assessore regionale alla Casa e Housing Sociale Paolo Franco, ringraziando il Governo per avere sbloccato proprio in giornata 660 milioni di euro per nuovi posti letto. "Siamo soddisfatti e attendiamo l’apertura del tavolo governativo.

Rettore Statale

Speriamo che le soluzioni siano rapide", auspica Elio Franzini, rettore della Statale, che in serata ha ospitato anche un’assemblea con l’assessore Maran, il sindaco e un centinaio di studenti per condividere le proposte. "Milano deve restare attrattiva per i nostri studenti - sottolinea Giovanna Iannantuoni, rettrice della Bicocca –, noi stiamo facendo la nostra parte, investendo decine di milioni dei nostri bilanci in residenze. È importante però che ci sia un patto per disegnare le strategie pragmatiche".

Rettore Bocconi

"Le proposte emerse coprono un po’ tutti i punti - il commento a caldo del rettore della Bocconi, Francesco Billari -. Molto dipenderà dal sostegno del Governo e anche a Milano si dovrà intervenire per fare incontrare meglio domanda e offerta".

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