MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Cartello e polemiche: "Sionisti non graditi". Rimosso in 24 ore

Via Statuto, il titolare della merceria: "Interpretato male"

Il cartello appeso sulla porta della merceria di via Statuto, sotto il messaggio «No war»

Il cartello appeso sulla porta della merceria di via Statuto, sotto il messaggio «No war»

Sparito il cartello che era stato appeso sulla porta di una merceria di via Statuto, in pieno centro, con la scritta in ebraico "Israeliani sionisti non sono i benvenuti qui", sotto a un altro con la scritta "Stop War" e il disegno di due razzi, uno con sopra la bandiera palestinese e l’altro con quella israeliana. Il cartello, bianco su sfondo blu, non è passato inosservato ed è stato al centro di polemiche che poi hanno portato il titolare a rimuoverlo "per nostra sicurezza – ha spiegato ieri ai cronisti – perché è stato interpretato male e mi dispiace e mi fa arrabbiare molto". "Noi non siamo antisemiti e nemmeno razzisti – ha aggiunto –. Non vogliamo essere manipolati. Noi siamo contro questa strage, per la pace".

Tutto è cominciato mercoledì, dopo la denuncia su Facebook di Roberto Della Rocca, ex membro della Camera di commercio israelo-italiana. "Io sono israeliano, io sono sionista, quindi non posso entrare? Perché? – si è chiesto Della Rocca –. Cosa ho fatto? Faccio parte di questo governo? No. Ho ucciso bambini? No. Abito in una colonia? No. E allora?".

La condanna del cartello è stata bipartisan, dal consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi al deputato di FdI Riccardo De Corato. Secondo il consigliere comunale milanese di Azione Daniele Nahum, una cosa del genere è frutto del "clima di tensione, che ha ormai sdoganato l’utilizzo di termini che fomentano l’odio antiebraico. Serve una grande mobilitazione nazionale contro l’antisemitismo".

"Hanno interpretato male la scritta che c’era esposta – ha rimarcato il titolare del negozio –. E "non è vero che gli ebrei non sono ben voluti qui, abbiamo amici e conoscenti e anche gente che è venuta a ringraziarci per la solidarietà che diamo al popolo palestinese. Io faccio riferimento al massacro di civili, ogni popolo deve avere la sua nazione e doveva essere fatto tempo fa". Cartello tolto, quindi, "anche perché ho avuto rotture di scatole, telefonate continue per questo... Basta".

Red.Mi.