Milano, 17 agosto 2025 – “Mi avete preso, sono io, ho fatto una cazz...”. Così Bryan Josè Vera Siguenza ha detto ai carabinieri che nella notte lo hanno scovato, rannicchiato sul pianerottolo di un condominio dove si era nascosto dopo aver accoltellato a morte il cognato in piazzale Ferrara, al Corvetto. L'uomo, ecuadoriano di 30 anni (compiuti venerdì 8 agosto) ha spiegato ai militari di aver aggredito il cognato “per difendere la sorella”.

La rissa
I militari sono arrivati in piazzale Ferrara all'angolo con via Mompiani poco dopo mezzanotte per la segnalazione di una rissa. A terra c'era un uomo in gravissime condizioni ma nessuna traccia di chi lo avesse ferito. Nessuno dava spiegazioni. Solo una ragazzina presente è riuscita poco dopo a dire ai carabinieri che “lo zio” si era allontanato in direzione di piazza Angilberto.

I soccorsi e la corsa in ospedale
Nel frattempo il ferito, Jefferson Gabriel Garcia Jimenez, ecuadoriano che avrebbe compiuto 33 anni il prossimo 30 agosto, è stato trasportato in codice rosso al Niguarda dove è arrivato in condizioni critiche, morendo poco dopo.
Le ricerche dell’aggressore
I carabinieri del Radiomobile si sono messi sulle tracce del presunto assassino, seguendo le indicazioni della bimba. Saputo che poco prima un uomo a torso nudo e tatuato era stato visto citofonare insistentemente a un palazzo, i carabinieri hanno chiesto informazioni, entrando poi al piano rialzato di uno stabile di via Mincio e trovando l'uomo lì nascosto, che ha ammesso di essere il responsabile.
L’arresto
Era sudato e con ferite al volto. Poi ha spiegato di aver avuto poco prima una lite con il cognato, e che avrebbe agito “per difendere la sorella”. Dopo l'accoltellamento aveva gettato la lama a terra. Anche lui era ferito, con tagli al volto e alla nuca. Quindi è stato trasportato al Fatebenefratelli per le medicazioni. Poi è scattato l'arresto per omicidio.