REDAZIONE MILANO

“La mostrificazione di Israele ci mette in pericolo”. La Comunità Ebraica di Milano chiede più sicurezza

Daniele Nahum, consigliere comunale di Azione, e Davide Romano, direttore del Museo Brigata Ebraica: “Sui media toni di inusitata violenza e mostrificazione di Israele”

Una passata manifestazione a Milano per chiedere la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas

Una passata manifestazione a Milano per chiedere la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas

Milano, 8 maggio 2025 – Mentre ormai perfino giornali di stampo economico come il britannico Financial Times, usano termini piuttosto espliciti per descrivere e condannare quanto sta accadendo a Gaza, prendendo una posizione netta contro Israele e il silenzio dei governi occidentali, in Italia, a Milano, componenti della comunità ebraica chiedono che venga implementata la propria sicurezza. “Vediamo da tanti media (giornali, radio, tv e social) toni di inusitata violenza e mostrificazione di Israele. Premesso che siamo contrari alla politica dell'attuale governo israeliano, le parole utilizzate in questi giorni da troppi operatori del settore vanno oltre ogni limite. Si è arrivati perfino a mettere in bocca al premier israeliano parole mai pronunciate: una cosa mai vista, neppure di fronte a dittatori conclamati come Putin, Xi Jinping, Erdogan o Khamenei". Così Daniele Nahum, consigliere comunale di Azione, e Davide Romano, direttore del Museo Brigata Ebraica.

Non c’è dubbio che, giorno dopo giorno, le notizie in arrivo dalla Striscia di Gaza mettano Israele sempre in prima pagina. Dagli attacchi delle Idf che causano vittime praticamente ogni giorno, al blocco dei generi di prima necessità che dura da 67 giorni, all’annuncio di voler procedere all’occupazione della Striscia, spostando a sud tutta la popolazione, non arrivano certo liete notizie. Ed è altrettanto indubbio che la situazione abbia dato benzina alle pulsioni antisemite di molti razzisti. "Alla luce della mostrificazione in atto contro Israele - affermano Nahum e Romano -, chiediamo un incontro con ministro Piantedosi per implementare la sicurezza della comunità ebraica milanese. Come diceva Carlo Levi, "le parole sono pietre", e in questi giorni ne sono state lanciate davvero troppe, a cui non potrà che seguire un ulteriore aggravamento degli atti antisemiti verso gli ebrei. Per questo ci sentiamo in dovere di chiedere un incontro con il ministro Piantedosi e il questore Megale per parlare di come implementare la sicurezza della comunità ebraica milanese. In tal senso, abbiamo appena avuto la completa disponibilità della Comunità ebraica a partecipare a tale incontro".