NICOLA PALMA
Cronaca

Emergenza senza fine al Carcere Beccaria, in quattro mesi 6 evasioni e 5 rivolte: “È fuori controllo”

Ancora caos nel penitenziario: dopo i baby fratelli evasi nel pomeriggio, un terzo detenuto è scappato in serata. Il Dipartimento minorile: “Subito interventi infrastrutturali urgenti. In arrivo più poliziotti”

I poliziotti in tenuta anti sommossa fuori dal Beccaria dopo la rivolta

I poliziotti in tenuta anti-sommossa fuori dal Beccaria dopo la rivolta

I due fratelli di 16 e 17 anni hanno scavalcato il muro di cinta a metà pomeriggio e sono spariti nel nulla. Le prime ricerche si sono concentrate sul vicino capolinea del metrò a Bisceglie, ma pare che i fuggitivi abbiano evitato i convogli della M1 per non essere ripresi subito. Del resto, uno di loro, il più piccolo, ci era già riuscito tre mesi fa: era scappato dal carcere minorile alle 17 del 14 giugno, ma nove ore dopo era stato rintracciato e ammanettato su un treno regionale partito da Cadorna. Ma i due fratelli non sono gli unici ad essere evasi domenica dall’istituto penale: il sindacato di polizia penitenziaria Uilpa ha riferito che un terzo detenuto è riuscito a scappare intorno alle 21 di sera. 

E così il Beccaria torna ancora una volta sotto i riflettori, a poco più di una settimana dalla maxi rivolta con incendio di sabato scorso: in quel caso, il rapido e massiccio intervento delle forze dell’ordine, che avevano circondato il perimetro esterno, aveva impedito a quattro giovanissimi detenuti di saltare l’ultima barriera e ritrovarsi in strada; uno era stato bloccato immediatamente, gli altri tre si erano nascosti nell’area attorno all’istituto di pena alla periferia ovest di Milano. Un istituto che i sindacati di categoria non esitano a definire “fuori controllo” e che viene periodicamente “bucato” dai tentativi di fuga.

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L’ultimo della serie è andato in scena ieri: il sedicenne A.F. e il diciassettenne W.F., nati in Italia da genitori marocchini residenti nel Comasco, sono riusciti a evadere attorno alle 15.45. Appena se ne sono accorti, gli agenti della penitenziaria hanno subito dato l’allarme: le loro foto segnaletiche sono state inoltrate agli equipaggi di Volanti della polizia e Radiomobile dei carabinieri di pattuglia in città, che li stanno cercando insieme agli agenti del Nucleo investigativo regionale dei baschi blu.

“Erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte scorse e mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi”, fa sapere Donato Greco del Sappe. L’altra volta, A.F., sedici anni compiuti a inizio gennaio, aveva resistito appena tre giorni dietro le sbarre: entrato al Beccaria l’11 giugno, dopo essere stato arrestato a Desenzano del Garda per scontare un anno e 5 mesi per rapina e come destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare per il medesimo reato, era fuggito il 14 insieme al coetaneo connazionale Z.H. Stavolta si è portato dietro il fratello W., che compirà 18 anni tra un paio di mesi: entrambi sono accusati di aver preso parte al blitz violento del 19 dicembre scorso in una sala slot di Mozzate, a meno di 10 chilometri dall’abitazione di famiglia a Lomazzo; in quattro erano entrati a volto coperto e avevano malmenato il titolare per derubarlo di 4mila euro.

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Ormai le fughe non si contano più nell’istituto di pena scosso dalle fondamenta il 22 aprile dall’inchiesta della procura che si è chiusa con 13 guardie arrestate e altre 8 sospese per presunti maltrattamenti e torture sui reclusi: dal 19 maggio a oggi, siamo al quinto episodio (di cui quattro in carcere e uno durante un trasferimento), con nove detenuti complessivamente coinvolti. Senza contare le rivolte con materassi dati alle fiamme, ragazzi barricati negli spazi comuni e celle inagibili.

Nei giorni scorsi, fanno sapere dal Dipartimento della giustizia minorile guidato da Antonio Sangermano, è stata effettuata un’ispezione, durante la quale sono stati individuati “alcuni interventi infrastrutturali da svolgersi con la massima urgenza”. Intanto, lunedì 9 settembre è in programma l’insediamento del nuovo comandante Raffaele Cristofaro (che prenderà il posto di Daniele Alborghetti a soli cinque mesi dalla sua nomina) e “l’arrivo di un’unità di sostegno agli agenti e al personale”.