
Andrea Palermo con la figlia al primo compleanno
Milano, 4 giugno 2025 – Per anni ha tenuto con sé la figlia in Spagna, impedendo al padre Andrea Palermo di vederla, tenendola all'oscuro della sua identità e non rispettando i provvedimenti del Tribunale che avevano disposto prima l'affidamento congiunto a entrambi i genitori e poi l'affidamento della minore al Comune di Milano con collocamento a casa della madre.
A undici anni di distanza, gli agenti dell'Unità tutela donne e minori della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, hanno arrestato a Valencia la madre della bambina, 39 anni, e il suo compagno di 49. Ai domiciliari la nonna materna e il compagno di lei, 65 e 80 anni, bloccati in un condominio a due passi dalla Centrale.

Da quanto emerge dagli atti, la minorenne, che oggi ha 13 anni, non ha mai saputo dell'esistenza del vero padre, Andrea Palermo, imprenditore di Sesto San Giovanni, visto che è stata portata via dall'Italia quando di anni ne aveva meno di 3. Le persone finite in manette sono accusate a vario titolo di sequestro di persona aggravato e sottrazione internazionale di minore.
I provvedimenti giudiziari
Con diverse ordinanze emesse tra il 2013 e il 2014, il Tribunale di Milano ha disposto l’affidamento della bambina al Comune di Milano; dopo breve tempo e un solo incontro con il padre, tuttavia, la madre si è resa irreperibile portando con sé la minore, a cui ha dato un nome falso. Nel 2019, la donna ha riportato una condanna definitiva in separato procedimento per i reati di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e sottrazione di minore.
In manette
Questa mattina, mercoledì 4 giugno 2025, C.M. è stata individuata a Valencia, dove utilizzava false generalità per non essere rintracciata; in questa fase, i ghisa sono stati supportati dai carabinieri della Catturandi del Nucleo investigativo di via Moscova, che hanno attivato i contatti con gli ufficiali di collegamento nella penisola iberica.
Le indagini “hanno ricostruito anche la fattiva collaborazione nella condotta delittuosa sul territorio spagnolo da parte dell’odierno compagno della donna, nonché su quello italiano della madre e di un ulteriore famigliare, tutti attinti da misure cautelari personali”, si legge in un comunicato della Procura di Milano.
“Stante le evidenze investigative raccolte, l’oggettiva gravità del fatto posto in essere in danno di minore, il pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato, è stata pertanto emessa la misura della custodia cautelare in carcere per i soggetti dimoranti in Spagna (eseguita mediante mandato di arresto europeo e la preziosa collaborazione delle autorità spagnole) e quella degli arresti domiciliari per i soggetti dimoranti in Italia".
Il papà Andrea Palermo
"Non sono mai stato con le mani in mano. Non mi sono arreso mai”, aveva detto il papà nell’ultima intervista al Giorno, il 27 marzo scorso. Grazie anche al pubblico de Le Iene, tre mesi fa l’imprenditore di Sesto era riuscito a “localizzare” la figlia: “Si tratta di un primo passo – aveva commentato a fine marzo – Uno snodo importante. Sono felicissimo e sono consapevole che la parte più difficile arrivi ora”. L’incubo, adesso, potrebbe essere finito.