MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Un bando per rilanciare Palazzo Galloni, la villa sul Naviglio dove Leonardo dipinse ‘La Dama con l’ermellino’

La Giunta punta a ristrutturare l’immobile e a tutelare il Centro per l’Incisione che vi è ospitato. L’assessore Conte: vogliamo restituire alla città un gioiello ora ammalorato

La Dama con l’Ermellino e Palazzo Galloni

La Dama con l’Ermellino e Palazzo Galloni

Milano, 14 settembre 2025 – Alcune ricostruzioni storiche raccontano che Leonardo da Vinci, durante i suoi anni milanesi, dipinse uno dei suoi capolavori più noti, “La Dama con l’ermellino“ a Palazzo Galloni, sull’Alzaia Naviglio Grande 66, lungo il principale corso d’acqua cittadino.

Palazzo Galloni è stato al centro di una delibera che la Giunta comunale ha approvato giovedì, un atto con cui l’esecutivo intende avviare un percorso di recupero dello storico immobile e di salvaguardia del Centro dell’Incisione che vi è ospitato. Palazzo Galloni, costruito tra la fine del ’500 e l’inizio del ’600, in origine era una villa suburbana di proprietaria dell’omonima ricca famiglia borghese. In quel palazzo, in realtà, c’è un nucleo originario più antico di almeno di un secolo (alcune strutture a mattoni del ’400 e ’500 sono ancora visibili), utilizzato, si presume, come casino di caccia prima di Francesco Sforza e poi di Ludovico il Moro, che qui ospitava l’“amica” Cecilia Gallerani, la dama con l’ermellino ritratta da Leonardo.

La delibera firmata dall’assessore al Bilancio e al Demanio Emmanuel Conte prevede la concessione in diritto di superficie per 50 anni del palazzo (di proprietà comunale dal 1987) a un soggetto (una Fondazione o altro) che realizzi un intervento di recupero e riapra il complesso alla città, come parte del percorso dei Navigli storici. Il bando per la concessione, che sarà presto pubblicato in base ai criteri fissati in delibera, prevederà due essenziali condizioni: il mantenimento, la salvaguardia e la valorizzazione del Centro dell’Incisione (che quest’anno festeggia 50 anni) all’interno di Palazzo Galloni e l’inserimento di un servizio di interesse pubblico su oltre la metà della superficie del complesso.

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Il Centro dell’Incisione ospitato all’interno del palazzo

Conte, intanto, spiega che il Comune punta a dare “una nuova vita a Palazzo Galloni, un gioiello in parte ammalorato ma che ospita una realtà artistica e artigianale straordinaria, il Centro dell’Incisione fondato da Gigi Pedroli, che da cinquant’anni accoglie chi ama la cultura e mantiene viva l’arte della stampa a torchio. Attraverso il bando che apriremo vogliamo restituire alla città un luogo unico per storia e per fascino, cercando un investitore che voglia inserire servizi pubblici per almeno il 50% della superficie, preservando l’identità del palazzo e valorizzando il tessuto del quartiere. Più spazi pubblici significano più risorse per tutti”.

Gabriella (moglie di Pedroli) e il nipote Alessandro Pedroli – che continuano a prendersi cura del luogo e a tenere viva l’attività del Centro (incontri, mostre e una vera e propria scuola d’arte, con gli storici attrezzi del mestiere tra cui un antico torchio), dell’archivio delle stampe e delle opere di Pedroli – commentano con queste parole la delibera della Giunta comunale: “La notizia di un futuro per il Centro dell’Incisione e per Palazzo Galloni ci riempie di gioia e ripaga tutti i sacrifici compiuti in oltre cinquant’anni per proteggere e portare avanti una realtà culturale come la nostra. Crediamo che la valorizzazione di Palazzo Galloni, con al suo interno il Centro dell’Incisione e nuove iniziative culturali ad esso correlate, possa rappresentare un grande traguardo per la città, un’opportunità preziosa per chi ne farà parte e un’occasione di crescita per l’intera area dal punto di vista culturale”.

Non solo. “Salvaguardare il Centro dell’Incisione significa anche preservare una scuola di incisione di grande rilievo, fondata cinquant’anni fa da Gigi Pedroli e portata avanti dal suo allievo Marco Cattaneo. Frequentata da persone di ogni età e provenienza, da tutto il mondo, questa scuola trasmette la conoscenza di un’arte antica, ma al tempo stesso profondamente contemporanea”.