Assolto in appello l’ex capo dei vigili di Milano Antonio Barbato

L’ex comandante della Polizia locale era stato condannato in primo grado nel 2022 per falso ideologico e frode in pubbliche forniture

L'ex comandante della Polizia locale di Milano Antonio Barbato

L'ex comandante della Polizia locale di Milano Antonio Barbato

La Corte d’appello di Milano ha assolto da tutte le accuse l’ex comandante della polizia locale milanese Antonio Barbato, precedentemente condannato nell’aprile del 2022 a 3 anni e 9 mesi di reclusione per falso ideologico e frode in pubbliche forniture. Barbato è stato assolto “perché il fatto non sussiste”, una comune formula usata quando il giudice ritiene che il reato imputato non abbia trovato riscontro nel dibattimento e che, in sintesi, manchino le prove.

La seconda sezione penale della Corte d’appello ha quindi accolto la tesi della difesa. L’ex capo dei vigili era difeso dagli avvocati Massimiliano Annetta e Roberta Rossi. “Nessuna frode nelle forniture e nessun falso”, ha scritto su Facebook Barbato, ringraziando i due avvocati.

Le accuse della Procura

La condanna di primo grado ribaltata oggi faceva riferimento a delle presunte irregolarità sulle forniture ai vigili di Milano nel corso della prima campagna nazionale sulla sicurezza stradale, nel 2015. Quella campagna ottenne come testimonial molti nomi illustri, tra cui i cantanti Andrea Bocelli, Malika Ayane e Max Pezzali, lo scrittore Alessandro Baricco e la famiglia Kennedy.

In particolare, gli veniva contestato di non aver mai realizzato dei video promozionali già finanziati. Nonostante l’ex comandante si sia sempre difeso sostenendo “di aver agito con la massima onestà e trasparenza”, nel 2017 fu destituito e destinato ad altro incarico.

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